Roma. Lo sciopero è senz’altro un diritto sacrosanto, un diritto individuale ad esercizio collettivo, è un dogma fondato sulla ragione, come direbbe il ”padre” dello statuto dei lavoratori Gino Giugni. Dunque, sacrosanto, soprattutto se ci sono dei problemi profondi nell’assetto organizzativo del lavoro di una azienda. Tuttavia, esistono dei servizi che vanno tutelati, soprattutto se riguardano soggetti che, con le problematiche del lavoro, non hanno proprio niente a che fare, come i bambini.
Bambini a digiuno per lo scipero
E’ successo, nella giornata del 28 febbraio scorso, che nei nidi, materie e primarie del IV Municipio di Roma, i bambini che frequentavano in quel giorno gli istituti sono rimasti a digiuno per ore, e solo nel pomeriggio hanno ricevuto dei panini. Ma soprattuto, nessuna informazione a riguardo che potesse dar modo di organizzare le cose. Soltanto la sera prima, con un rapido e fugace messaggio via Whatsapp, si era percepito il problema. Addirittura, nel giorno stesso, i docenti e le maestre avevano invitato i genitori a riprendersi i bambini dopo essere venute a conoscenza del problema. La causa è stata lo sciopero dei lavoratori della ditta Elios che somministra i pasti negli istituti. Sciopero legittimo, ma soprattutto due cose: informazione e garanzia di pasti sostitutivi che non devono pervenire dopo ore. Queste, sono anche le accuse di Fabrizio Montanini, vicepresidente della Commissione scuola del IV Municipio di Roma.
Le accuse di Fabrizio Montanini
”È scandaloso quanto accaduto nei nidi, materne e primarie del IV Municipio di Roma nella giornata di ieri 28 febbraio.
Causa lo sciopero dei lavoratori della ditta Elios che somministra i pasti, i nostri bambini sono rimasti a digiuno fino al tardo pomeriggio, quando hanno ricevuto dei panini. Seppur si possa legittimare lo sciopero e comprenderne le cause, devono essere comunque garantiti i pasti sostitutivi e, soprattutto, ogni genitore deve essere preventivamente e formalmente informato. E non la sera prima tramite una catena su WhatsApp o, addirittura, la mattina stessa dalle maestre che hanno invitato i genitori a riprendersi i bambini perché affamati.”
Nessuna comunicazione in merito
”Questa mattina, in Commissione scuola abbiamo parlato esclusivamente di questo e abbiamo stilato un documento ufficiale per condannare quanto accaduto ed esaminare le responsabilità della inadeguata comunicazione, nonché della mancata somministrazione dei pasti sostitutivi nei giusti tempi. Mai più si riverifichino dei tali gravosi episodi dove a rimetterci sono solo i nostri bambini!”. Sono state queste le parole di Montanini in un recente comunicato.