Il Museo Manzù di Ardea chiuso e in stato di abbandono. Il Comitato Popolare di Ardea/Pomezia/Aprilia ha deciso di intervenire per impedire che la chiusura diventi definitiva, invitando i cittadini a mobilitarsi come già avvenuto in passato.
“Il Comitato Popolare di Ardea/Pomezia/Aprilia, costituito da centinaia di cittadini singoli ed associati, denuncia l’improvvisa ed immotivata chiusura del Museo Manzù per oscuri ed imprecisati “motivi di ordine interno” – si legge in una nota – Il Comitato Popolare, alla luce di quanto è già avvenuto in passato (2001/2002) nel Museo Manzù chiama la cittadinanza ad una immediata vigilanza perché si sta determinando una situazione di degrado e di dis/ordine interno che appare già evidente esternamente con l’abbandono e l’incuria del parco intorno al museo dove l’erba è sempre più alta ed i viali sempre più sporchi. Una simile situazione di degrado fuori da ogni controllo, nel 2003, stava portando alla definitiva chiusura del museo Manzù se i cittadini di Ardea/Pomezia/Aprilia (a partire dalle giovani generazioni) non si fossero mobilitati con una petizione di 10.000 firme al presidente della Repubblica, informando la popolazione, organizzando manifestazioni pubbliche, coinvolgendo le istituzioni locali (comuni, provincia e regione) e soprattutto promuovendo centinaia di iniziative culturali, educative e didattiche che dal 2004 al 2014 hanno assicurato un futuro al Museo Manzù. Tutta la documentazione di questa straordinaria esperienza di partecipazione civica alla vita di un museo statale, alla periferia dell’area metropolitana di Roma, è stata raccolta dal Comitato Popolare ed è a disposizione di tutti (a cominciare dal ministro dei beni culturali)”.
“È assolutamente necessario – proseguono dal Comitato – vigilare e mobilitarci perché siamo nella fase di transizione che dall’inizio del 2015 ha portato il Museo Statale della Raccolta Manzù ad essere parte integrante del sistema museale nazionale a carattere regionale (diretto e coordinato dal Ministero per i beni culturali ed il turismo) che prevede finalmente tutto quello che come cittadini abbiamo sempre richiesto (ed in parte anche realizzato) e che ora è legge dello STATO con il DECRETO MUSEI del 23 dicembre 2014. Il decreto musei (art. 34) prevede espressamente che “deve essere assicurato sul territorio l’espletamento del servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione” non solo del Museo Manzù ma anche delle straordinarie aree archeologiche del nostro territorio ‘provvedendo a definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione in rapporto all’ambito territoriale di competenza e ai conseguenti itinerari turistico-culturali’ “.