“Sali in macchina o ti ammazzo”. Con queste parole, puntandole una pistola che solo in un secondo tempo si è rivelata essere una scacciacani, ma priva del tappo rosso che l’avrebbe identificata come tale, un 31enne ha costretto una 33enne, per giunta affetta da una lieve disabilità mentale a salire sulla auto per violentarla.
Ma non solo: l’uomo, che in auto aveva anche della droga, ha messo addosso alla ragazza alcune dosi di cocaina, in modo da poter scaricare la colpa sulla giovane in caso di eventuali controlli.
E’ successo venerdì pomeriggio intorno alle 14:00 a Roma, in zona Tor di Valle, a piazzale Ezio Tarantilli, uno slargo isolato a metà strada tra le case popolari che si trovano al Torrino e i binari della Roma-Lido.
Leggi anche: Roma, sequestrano e rapinano 4 ragazzi: arrestati 3 giovanissimi
La violenza sessuale sotto la minaccia della pistola
Tutto è iniziato con la promessa da parte del ragazzo, residente in provincia di Roma e che in passato ha anche ha anche ricoperto il ruolo di consigliere comunale ad Anzio, di dare della droga alla 33enne. Ma non appena la 33enne si è avvicinata è spuntata la pistola. Dopo averla fatta salire, l’uomo le ha messo addosso alcuni grammi di cocaina, poi si è calato i pantaloni e, sempre sotto la minaccia della pistola, l’ha obbligata a un rapporto orale.
L’arrivo della polizia
Proprio mentre l’uomo stava per chiedere qualcosa di più, si è avvicinata una pattuglia del Commissariato di Spinaceto. Gli agenti, che erano di pattuglia nel territorio per un normale controllo, vedendo l’auto appartata hanno deciso di verificare, insospettiti. Hanno visto la scena inequivocabile e la faccia terrorizzata della donna. A quel punto hanno chiesto spiegazioni.
Il ragazzo ha subito messo le mani avanti, dicendo che si trattava di un rapporto consenziente (“E’ la mia amante), ma la 33enne ha negato, raccontando della pistola e della droga. Gli agenti hanno quindi effettuato una perquisizione, trovando sia l’arma che la sostanza stupefacente nell’auto.
Il 31enne ha provato allora a scaricare la colpa sulla ragazza. “La droga è la sua, controllate, ce l’ha anche nei vestiti”. Ma anche in questo caso gli agenti hanno creduto alla donna, che piangendo ha raccontato che il ragazzo, sempre puntandole la pistola contro, l’aveva costretta a occultare la cocaina.
Leggi anche: Choc a Roma, uomo sdraiato su un panchina in ipotermia: «Aveva gli occhi sbarrati e la bocca aperta»
L’arresto
Il 31enne è stato quindi arrestato dagli agenti del Commissariato Spinaceto per violenza sessuale aggravata. Il fatto che abbia agito contro una donna che soffre di difficoltà cognitive è infatti un’aggravante non di poco conto. La pistola è stata sequestrata: oltre ad essere priva di tappo rosso aveva 4 colpi inseriti. L’uomo dovrà rispondere anche di spaccio di droga.
Il protagonista: ex consigliere comunale di Anzio
Protagonista di questa brutta vicenda è Nello Monti, di Nettuno, ex consigliere comunale di Anzio dal 15 aprile del 2008 al 27 maggio del 2013. L’uomo, dopo la sua esperienza in consiglio, ha lasciato la politica, perché alla fine del 2011 insieme a un altro consigliere comunale e a un dirigente era stato coinvolto in un’indagine della DDA sugli investimenti immobiliari del Clan della camorra Mallardo sul litorale di Anzio e Nettuno. Per questo motivo aveva anche ricevuto un avviso di garanzia, anche se poi nel 2014 era stato assolto. Ma nel frattempo la sua carriera politica ne era uscita male e Monti aveva perso la casa e la dignità, finendo per vivere come un senza fissa dimora. Incredulità e sconcerto tra i cittadini di Anzio nello scoprire la notizia. All’epoca della sua elezione era tra i più giovani consiglieri eletti.