Ucraina. La notizia che il mondo ha ricevuto questa mattina al suo risveglio, dopo una notte tormentata e in piena fibrillazione, è stata tremenda: la guerra è arrivata, Putin muove contro il popolo ucraino. Una notizia che si è già scalfita nella memoria di una intera generazione per cui la pace è stato un paradigma spesso scontato. Ora, la Russia ha attaccato l’Ucraina, ha invaso il suo territorio dopo aver precedentemente bombardato i punti strategici per la sua difesa, in particolare le basi in cui erano posizionate le difese anti-missilistiche. I più feroci nei pressi di Cherson, Odessa (porto strategico), Lutsk, Kiev, Dnipro, Zytomyr per citarne solamente alcuni.
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Esplosioni all’alba in Ucraina
Le prime testimonianze a caldo parlano di centinaia di morti durante le deflagrazioni. Ma è ancora presto per avere dei numeri freddi e precisi. Quel che è certo, è che Putin ha distrutto ogni tentativo di diplomazia, inaugurando una guerra dai non pochi riscontri umani, economici e politici. Zelensky, dall’altro lato, chiama i suoi cittadini alle armi e rompe le relazioni diplomatiche con Mosca. Si combatte in diversi punti del territorio, mentre continuano i bombardamenti che nelle parole di Putin servono solamente a ”demilitarizzare” la nazione. Ma purtroppo, conosciamo molto bene la retorica dello ”zar”, che distorce i fatti fino all’irreale. Così come quando ha dichiarato che l’intervento è stato necessario, perché l’obiettivo era ”denazificare” l’Ucraina.
Combattimenti a Chernobyl e Kiev
Si combatte anche a Chernobyl, i media locali nelle ultime ore annunciano: “Gli occupanti hanno catturato la centrale nucleare di Chernobyl: il personale è tenuto in ostaggio”. Proprio in queste, ore, inoltre l’esercito russo si muove verso l’assalto a Kiev. “Ci sono pesanti combattimenti all’aeroporto di Hostomel, a circa 35 km a nord-ovest della capitale” Kiev. Lo ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, stando a quanto riporta Bloomberg. “L’attacco russo all’aeroporto potrebbe mirare a portare truppe aviotrasportate e un assalto all’amministrazione governativa”, ha aggiunto alla fine.
Roma e l’Italia accendono le luci in segno di solidarietà
Putin, inoltre, ha lanciato un chiaro segnale per chiunque fosse pronto ad interferire: ”L’operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un’azione decisiva dalla Russia. Per chiunque volesse di interferire nelle operazioni, reagiremo”. Tante nel nostro Paese, in queste ore, le manifestazioni di solidarietà nelle piazze, per dimostrare che un atto cruento come quello di una guerra costruita ad hoc sin dall’inizio, con la proclamazione di indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass, non è mai giustificabile.
Il Colosseo per la pace
Questa sera, il Colosseo sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina, poi domani pomeriggio il Sindaco Gualtieri ha indetto una fiaccolata per la pace in segno di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. L’appuntamento è alle 18 in Piazza del Campidoglio. Da qui partirà una marcia simbolica. “Condanniamo fermamente l’attacco all’Ucraina. Invito tutte le romane ed i romani a partecipare alla fiaccolata di domani per la pace. Facciamo sentire la nostra presenza a sostegno del popolo ucraino contro una guerra assurda e pericolosa per il futuro dell’Europa. Facciamolo con i colori della pace” ha detto il Sindaco Gualtieri.
Il Municipio X si illumina per l’Ucraina
I sindaci della provincia di Latina riuniti
Anche a Latina, domani, forti manifestazioni di solidarietà per il popolo ucraino. I Sindaci della Provincia di Latina, il giorno 25 febbraio 2022, alle ore 12.30, si ritroveranno sotto ogni Palazzo Comunale del territorio. Un minuto di raccoglimento portando la fascia tricolore per far sentire al popolo ucraino la vicinanza di ogni comunità e la più forte condanna morale e politica delle azioni di guerra messe in atto da Putin.