Assegno unico. Al momento, secondo le stime provvisorie, saranno all’incirca 1,13 milioni i nuclei familiari che potranno godere dei benefici dell’assegno unico e della riforma Irpef. I numeri sono erogati direttamente dalle statistiche del Mef. Si tratta delle famiglie meno abbienti con dei figli a carico.
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Assegno unico: ecco i beneficiari
Proprio il Dipartimento delle Finanze ha calcolato il numero di coloro che in Italia si trovano in forte difficoltà e risultano pertanto maggiormente vulnerabili dal punto di vista economico. A questi nuclei in difficoltà spetta un beneficio pari a 1.935 euro l’anno, con un’incidenza sul reddito lordo dell’11,6%, in grossa parte ascrivibile proprio all’assegno unico. Questi sono coloro che rientrano nel primo decimo di reddito equivalente. Chiaramente, i benefici si riducono gradualmente per le famiglie dei decimi successivi, scendendo fino all’erogazione di 500 euro.
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A chi spetta?
Oltre ai cittadini italiani, l’assegno in questione riguarderà anche gli stranieri che hanno diritto di soggiorno (solo se cittadini Ue), oppure coloro che hanno un permesso di soggiorno di lunga durata. Rientrano nel beneficio anche i cittadini stranieri con contratto di lavoro, studio o ricerca, di lunga durata. Infine, l’assegno spetta anche ai cittadini beneficiari già del reddito di cittadinanza. In tal caso, l’importo verrà erogato direttamente dall’Inps (senza dover fare domanda) e sarà calcolato sottraendo dall’importo la cifra relativa al sussidio di cittadinanza.