Non bastava la prof che ha ripreso Rebecca, l’alunna del Liceo Augusto Righi apostrofandola con un “Ma che stai sulla Salaria?”, solo perché aveva osato andare a scuola con una minigonna e un top che le scopriva la pancia. Dopo la frase sessista che aveva indignato tutti, al punto che l’indomani tutti gli studenti, compresi quelli di sesso maschile, si erano presentati in minigonna e con la pancia scoperta, ecco un altro un caso di sessismo a scuola da parte di un insegnante nei confronti di una studentessa.
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Preghiera per tutti quelli che mandano le figlie a scuola vestite come tr…
Stavolta la “filippica” arriva da un ex insegnante dello stesso istituto, ora docente in supplenza al Liceo Orazio. Il professore, utilizzando i suoi profili Instagram (pubblico fino al momento della notizia, poi diventato improvvisamente privato) e Facebook (anche qui l’impostazione del post è stata immediatamente modificata) ha scritto un delirante commento sessista e offensivo nei confronti delle ragazze.
«Oggi facciamo una preghiera, anche laica, per tutti quelli che mandano le figlie a scuola vestite come tr…», si legge, con chiaro riferimento a quanto accaduto nei giorni scorsi.
Prof a rischio licenziamento per la frase sessista
Immediatamente la frase ha fatto il giro dei social ed è arrivata anche ai dirigenti delle scuole interessante. E mentre la polemica divampava sia sulla rete che tra gli studenti, il prof adesso rischia una sanzione, ma potrebbe anche perdere il posto. A valutare il licenziamento Mario Rusconi, dell’Associazione Presidi, interpellato dall’Ansa. «Se è vero che il docente ha postato sui social quella frase, non solo ha commesso una grave scorrettezza ma dovrebbe essere sospeso dall’insegnamento. Il preside poi dovrebbe avviare un procedimento disciplinare, a quel punto l’Ufficio scolastico regionale lo metto sotto accusa ed è prevista la rimozione dall’incarico fino al licenziamento. Se poi ci sono profili penali il preside deve mandare tutto alla procura della Repubblica e avviare un procedimento penale. Io mi muoverei così. Nel frattempo il docente può essere sospeso dal servizio in attesa del procedimento penale o disciplinare».
Senza contare che per lui potrebbe anche scattare una denuncia penale.
La rabbia degli studenti
Gli studenti dell’Orazio sono furiosi e in una nota diffusa stamattina scrivono: «A pochi giorni dallo scandaloso commento di una professoressa del liceo Righi anche nel nostro Liceo Orazio leggiamo qualcosa di inammissibile: un docente invita sui social a fare una preghiera per tutti i genitori che mandano le figlie a scuola vestite “come troie”. Nel 2022 e in un contesto scolastico è inaccettabile un così inadeguato uso delle parole, peraltro da parte di un professore, che dovrebbe istruirci e “aprirci la mente”, e invece esprime i suoi pensieri sessisti e retrogradi. Siamo stufi di pregiudizi del genere, mirati a svalutarci come studenti ed individui, come se il nostro abbigliamento fosse causa e ritratto del nostro intelletto. Ci battiamo e continueremo a batterci per un ambiente scolastico equo ed inclusivo, nel quale nessuno debba vedersi giudicata».