Gli studenti universitari non sono soddisfatti della propria vita. A riferirlo è l’Ansa. Stando alle stime riferite nel 2018, quasi la metà dei discenti è insoddisfatta a causa della mancata realizzazione delle proprie ispirazioni. Tra le aule circa uno studente su due è deluso del proprio percorso di studi.
Quali sono le ragioni dell’insoddisfazione degli studenti universitari?
In generale, l’Italia è il Paese con la più alta media di pessimismo tra gli studenti universitari. Tra i principali freni all’iscrizione rientrano i timori crescenti per le complessità legate all’organizzazione degli impegni e alla gestione delle spese quotidiane: si parla di eccessivo carico di lavoro, di mancato equilibrio tra l’alternanza tempo libero e studio; ma soprattutto, di prospettive poco rosee nel post-laurea.
La conferma è in uno studio condotto su più di 4mila studenti da Sodexo: l’Italia registra un tasso di soddisfazione del 62%, relativamente basso se si guarda ai valori dell’India (82%), Cina (76%) e Regno Unito (75%). Su una scala di dieci studenti, nel bel Paese 4 di loro (38%) provano un forte sentimento di delusione nei confronti della vita e tra questi almeno 2 (46%) estendono il malessere anche nell’ambito accademico intrapreso. Alla scontentezza generale si contrappone però un’alternativa sempre più diffusa: la teledidattica.
Sempre più studenti preferiscono l’università telematica
All’alto tasso di abbandono nei confronti della formazione in presenza si contrappone un trasferimento progressivo di iscrizioni verso l’opzione online. Al giorno d’oggi la differenza tra facoltà universitarie in sede fisica o virtuale si fa sempre più labile grazie alle crescenti potenzialità della tecnologia.
I vantaggi e le comodità delle piattaforme e-Learning, eccellenti nelle migliori università telematiche in Italia, sono davvero tanti. Proprio come l’università tradizionale, anche l’opzione online deve essere scelta con criterio in base ai propri scopi accademici e professionali. Una volta scelta la facoltà, lo studente può avviare il percorso di studi e conseguire il titolo in totale libertà e autonomia, senza pressioni accademiche e sociali.
Non a caso, secondo i dati riportati da The Huffington Post, uno studente su due preferisce l’alternativa telematica. Obbligatoria durante il confinamento nazionale, la formazione online è tornata opzionale, ma sono molti gli studenti che sperano in una continuazione degli studi totalmente da remoto.
Secondo le stime ufficiali, circa quattro studenti su dieci valutano seriamente interessati a intraprendere il trasferimento dall’università fisica a quella telematica mentre il 10% di essi lo ha già deciso. Si parla invece di un’approssimazione del 30% per coloro che sperano di proseguire con DAD in futuro. Chi sceglie di frequentare le lezioni a distanza sceglie soprattutto la comodità e la flessibilità di fruizione dei contenuti.
Lo studio non è una gara: suggerimenti contro stress e competizione
Complice dell’insoddisfazione crescente tra gli studenti è anche la costante pressione socio-politica e mediatica che considera l’Università come una corsa alla laurea. Tutt’altro che una gara, l’Ateneo è un luogo di crescita e mutuale confronto.
Secondo uno studio dell’Head of Schools & Universities Segment Med Region di Sodexo, per motivare allo studio le facoltà universitarie non devono limitarsi a fornire un’adeguata formazione accademica, puntare sul miglioramento della qualità di vita degli stessi discenti: maggiore sicurezza e comodità con manutenzione costante dell’ambiente, fisico o virtuale e, soprattutto, insieme a un maggior coinvolgimento emotivo tra disciplina e apprendente.
Per vivere appieno l’esperienza universitaria senza spirito di competizione e stress è consigliato adottare un approccio più sereno allo studio e all’ambiente di Ateneo. Per stare alla larga da possibili ansie e burnout, gli esperti consigliano di lavorare sul sentimento di stima personale. Bisogna inoltre avere fiducia nei propri ritmi, silenziando pressioni e giudizi esterni: una preparazione adeguata e regolare scaccerà ogni timore di fallire.
L’università telematica si dimostra una valida opzione: l’offerta teledidattica riesce a offrire un contesto educativo tanto valido quanto l’alternativa tradizionale con un percorso di studi più flessibile e, soprattutto, sereno.