Latina. La decisione è stata dura e ferma da parte del questore. Non solo, sono stati vietati i funerali in forma solenne, quelli cioè con la consueta carrozza trainata dai cavalli e la banda. Ma questa volta si è andati anche oltre: pure la possibilità di una celebrazione in una chiesa di Latina è stata bandita. Samuele Di Silvio, morto improvvisamente proprio il 15 febbraio scorso in carcere, riceverà un trattamento piuttosto duro per i suoi funerali.
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Latina, nessun funerale per il questore
Non si tratta di certo della prima volta che la questura vieta le celebrazioni funebri per un esponente della criminalità organizzata. Funerali che potrebbero, infatti, diventare motivo di esaltazione per il crimine. Ma per il 31enne in questione, la decisione sembra essere stata piuttosto rigida, dal momento che non è di certo rimasto vittima di uno scontro con altri criminali, ma sia morto per cause naturali.
Le motivazioni
Alla domanda sul perché, il questore ha risposto che la celebrazione pubblica in una chiesa della città potrebbe diventare l’occasione anche per commettere delle azioni di rappresaglia nei confronti del clan Di Silvio. Dunque, potrebbe far scattare intimidazioni o altre forme di illegalità, creando problemi di ordine e sicurezza pubblica. La salma di Samuele Di Sivlio dovrà raggiungere il cimitero secondo il percorso più breve, mentre la cerimonia dovrà essere strettamente privata.