Home » News » Quali sono i modelli di riscaldamento della cannabis per i vaporizzatori per erba

Quali sono i modelli di riscaldamento della cannabis per i vaporizzatori per erba

Pubblicato il
vaporizzatori per erba

Ormai con anche il referendum alle porte, l’argomento cannabis non è più un tabù. A differenza degli anni scorsi, se ne parla tranquillamente in TV e, inoltre, c’è anche chi ne fa un uso terapeutico.

Per riscaldare la cannabis, però, c’è bisogno del cosiddetto vaporizzatore per erba. Un oggetto che serve per aspirare la cannabis.

Ci sono vari modelli di riscaldamento in tal senso. Eccoli.

Modello a conduzione su Raskal shop

Sono i vaporizzatori più economici, ma non per questo più di scarsa qualità. Anzi, se ci si rivolge a negozi specializzati come Raskal shop è possibile trovare dei suggerimenti molto utili.

Ed è proprio su questi portali che bisogna fare affidamento quando, magari, si vuole sapere qualcosa in più su questa tematica.

Come funziona il vaporizzatore per erba a conduzione

In ogni caso, il vaporizzatore per erba di questo tipo riscalda l’erba ‘comunicando’ con un altro elemento riscaldante, che in gergo tecnico si chiama serpentina. Il vantaggio è che, comunque, la cannabis si riscalda molto velocemente e le nuvole di vapore che fuoriescono sono consistenti e gradevoli da vedere.

Questo perché il calore, a contatto con una superficie che ben propaga, riesce a dipanarsi più forte e più velocemente. Non è, però, tutto rose e fiori.

Un problema che potrebbe nascere? La parte di cannabis più vicina alla serpentina potrebbe bruciarsi. Perché, funzionando in base al contatto con l’elemento riscaldante, più vicino è a quell’elemento stesso e più facile che possa riscaldarsi prima. E, quindi, per lo stesso ragionamento, la parte più lontana alla serpentina si riscalderà più lentamente. I fumatori più esperti potrebbero accorgersi di questa differenza.

I prodotti più innovativi, comunque, permettono di regolare la temperatura, proprio per stroncare sul nascere problemi simili. 

A Convezione

Di solito, i vaporizzatori di questo tipo sono un po’ più costosi perché offrono dei vantaggi che sono molto consistenti. A differenza di quelli a conduzione, infatti, il riscaldamento della cannabis avviene attraverso un flusso d’aria che passa, appunto, su ciò che deve riscaldare.

Vantaggi e svantaggi del vaporizzatore per erba a conduzione

Secondo alcuni studi, con questo sistema il vapore che viene irradiato non irrita i polmoni e, quindi, sarebbe più sicuro di quello a conduzione. Almeno da questo punto di vista.

La pecca? Il tempo che bisogna aspettare affinché raggiungano la temperatura desiderata. Però, comunque, l’attesa può produrre un buon risultato considerato che il vaporizzatore a convezione riesce a riscaldare tutta la cannabis in maniera omogenea, senza bruciacchiare nulla o lasciando parti più ‘fresche’.

Ed è proprio questo il valore aggiunto del riscaldamento a convezione. Un riscaldamento sì più lento ma migliore e uniforme. C’è da aspettare? Sì, ma se ci si arma di un po’ di pazienza allora i risultati si vedranno.

Il vaporizzatore per erba ibrido

Se non sai cosa scegliere, nessun problema. Ci sono vaporizzatori che riescono a riscaldare la cannabis in entrambi i modi. Si tratta di quei modelli che sono considerati ibridi e che, quindi, accontentano praticamente tutti. Non tutti hanno questi prodotti e il consiglio è di rivolgerti a siti di settore come raskal shop.

In questo modo, hai i benefici di entrambe le soluzioni e, comunque, possono essere usate anche insieme.

Dedicati a chi è all’inizio di questo percorso o, comunque, non sa per quale scelta optare.

Nel senso che, magari, all’avvio puoi utilizzare il sistema a conduzione, in modo da velocizzare tutte le operazioni. Per poi concludere il tutto con il modello a convezione, che ti consente di mantenere omogeneo tutto il riscaldamento.

Il meglio di entrambi le opzioni per avere davvero il massimo.

Unire velocità e qualità, quindi, è possibile. A patto che tu scelga il vaporizzatore ibrido. Non è certamente un caso che questa soluzione sia tra le più commercializzate e usate.

Gli altri modelli del vaporizzatore per erba

Non è, però, finita qua. Perché ci sono anche altri modelli, come quelli concentrati. Questi modelli hanno la particolarità di essere molto piccoli e avere un design minimal. Adatti soprattutto per chi vuole il vaporizzatore sempre con sé e poter fumare quando vuole.

Infine, a questi vanno aggiunti anche i vaporizzatori fissi concentrati. In questi modelli è possibile anche inserire le erbe essiccate o fiori, cere e oli.

Come hai potuto vedere, quindi, la scelta è la più varia. Molto, comunque, dipende anche dal budget che si ha a disposizione.

In particolar modo all’inizio, infatti, spesso si può prendere un modello che, poi, non è quello che ci si aspetta.

Non fa nulla. Importante è provarci perché solo testando si potrà capire quale sarà il vaporizzatore più adatto ai propri gusti e alle proprie esigenze.

Riuscendo, quindi, ad avere un efficace rapporto qualità/prezzo.

 

 

 

Impostazioni privacy