Marocco. Una notizia tragica e sconvolgente. Un epilogo drammatico, così come drammatico fu l’epilogo dell’incidente di Vermicino che continua a perseguitare la memoria degli italiani. La vicenda del resto, è stata davvero molto simile, il paragone è inevitabile. Nel piccolo centro di Tamrout, vicino a Chefchauen, nel nord del Marocco, qualche giorno fa il piccolo Rayan era precipitato in un pozzo. Il piccolo stava giocando nei campi che si trovano vicino casa sua e del papà, quando all’improvviso è accaduto l’inaspettato incidente. Il padre lo ha visto con i propri occhi cadere nel pozzo ormai asciutto del suo campo, un pozzo che proprio lui aveva ricoperto con legna e plastica durante la secca. Aveva solamente cinque anni. E’ deceduto nelle scorse ore prima che potessero estrarlo da quella bocca d’inferno.
La tragedia in Marocco
Il piccolo Rayan, nella caduta, aveva fatto un volo di 32 metri, scivolando tra pareti strette una ventina di centimetri. In qualche molto l’angustia delle pareti era riuscita ad attutire la caduta, smorzando così l’impatto e permettendogli di sopravvivere. Sul luogo dell’incidente si erano immediatamente precipitare numerose squadre di soccorritori che hanno iniziato ad organizzare le difficili operazioni di recupero. Le manovre sono state complesse sin dall’inizio, delicate e concitate: un minimo errore avrebbe potuto sancire la morte del piccolo Rayan che è stato coraggioso per tutto il tempo. Sempre vigile, sempre calmo, in attesa. Era stata calata più volte una telecamera nella voragine che lo ha sempre sorpreso sveglio e cosciente. Purtroppo, però, non c’è stato più nulla da fare. Il piccolo è deceduto nelle scorse ore, e come riporta la stampa locale sarebbe morto prima delle operazioni di estrazione.