Con riferimento alle polemiche sulle attività connesse allo studio epidemiologico in corso sul territorio di Aprilia, la Direzione Generale dell’Asl di Latina ha trasmesso al Sindaco Antonio Terra una nota a chiarimento, che si riporta integralmente:
“Come si evince dal progetto iniziale del 2013 e poi recepito con l’atto deliberativo del febbraio 2015 dall’Azienda Usl di Latina, lo studio epidemiologico su Aprilia ha come obiettivo generale studiare l’andamento delle principali patologie sull’intera popolazione rispetto a fattori ambientali, sociali e stili di vita che i gruppi di lavoro congiunti stanno già analizzando proprio in riferimento ad una lettura completa e puntuale del territorio che tiene conto dell’esistenza di possibili situazioni di rischio e loro modifiche nel tempo, compreso gli impianti industriali ed i siti di trattamento di rifiuti.
Lo studio sull’arsenico è solo un sottoprogetto specifico, nato all’indomani della rilevazione dei livelli di arsenico nelle acque non solo di acquedotto cui la popolazione era stata esposta.
Questo studio, proprio per le misurazioni che dovrà condurre (l’Istituto Superiore di Sanità – Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, curerà sia la valutazione dell’esposizione utilizzando l’arsenico totale nelle unghie, quale biomarcatore dell’esposizione a lungo termine all’arsenico inorganico di circa 120 soggetti e la valutazione delle concentrazioni di arsenico inorganico in acqua e vegetale forniti da gruppi di esposti e non esposti) prevederà i maggiori costi (circa 10 mila euro).
Ma il suo avvio permetterà di mettere in piedi lo strumento più importante ed essenziale per una analisi che non si fermi a dati complessivi dell’intero territorio, ma scenda nel dettaglio di quartieri e aree specifiche. Il registro Tumori della AUSL di Latina produrrà infatti la georeferenziazione della popolazione e degli eventi tumorali, l’attribuzione delle aree a rischio e degli indici di deprivazione e l’analisi statistica dei dati di incidenza, in relazione ai livelli di esposizione e indici di deprivazione che saranno utili per l’intero progetto.
Solo dopo questa fase si potranno avanzare e testare successive ipotesi eziologiche che il progetto generale avrà evidenziato. È un percorso lungo e articolato che prevede un modello partecipato sia nella fase di elaborazione che di conduzione, ed aperto ad eventuali osservazioni e contributi migliorativi”.
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Studio Epidemiologico sul territorio di Aprilia, la nota della Direzione Generale della Asl
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