Il Servizio Elettrico Nazionale, che è la principale azienda italiana, ma non l’unica, a offrire ai cittadini le tariffe del Mercato Tutelato, chiuderà nel 2024, a seguito della fine del Servizio di Maggior Tutela.
La fine del Mercato Tutelato era ormai data per certa a fine 2022, ma un emendamento in Legge di Bilancio 2022 a prima firma Crippa (M5S), ha portato all’ennesimo slittamento per le utenze domestiche. La misura riguarda solo le famiglie perché il Servizio di Maggior Tutela è già terminato a gennaio 2021 per aziende e PMI, con l’entrata in vigore del Servizio a Tutele Graduali per tutte le utenze business che ancora non sono passate al Mercato Libero.
Quando chiude, quindi, il Servizio Elettrico Nazionale?
A seguito, quindi, dell’ultima proroga, il Servizio Elettrico Nazionale chiuderà nel 2024. Nello specifico, la chiusura definitiva avverrà dopo 6 mesi dalla fine della Maggior Tutela.
Come già accaduto per le Aziende, anche per le forniture domestiche ci saranno 2 fasi di transizione con il Servizio a Tutele graduali:
- Fase 1 (durata 6 mesi): sarà ancora il Servizio Elettrico Nazionale ad erogare le forniture ai suoi clienti, emettendo fatture e riscuotendo i corrispettivi. Cambia però il piano tariffario e dalle tariffe in Tutela si passa a tariffe PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela), definite anche di Tutela Simile
- Fase 2 (dopo i 6 mesi): il Servizio Elettrico Nazionale smette di emettere bollette e potrà chiudere. Le utenze saranno assegnate, su base territoriale e mediante asta, ad alcuni operatori del mercato libero, che erogheranno tariffe con caratteristiche contrattuali prestabilite dall’Autorità e con un prezzo variabile indicizzato al PUN
Quindi, riassumendo, il Servizio di Maggior Tutela cessa di esistere il 1° Gennaio 2024, mentre il Servizio Elettrico Nazionale chiuderà dopo il 30 giugno 2024 (ovvero emetterà le bollette per i consumi fino a tale data e si occuperà della relativa riscossione prima di chiudere definitivamente).
La stessa sorte toccherà agli altri operatori che offrono le tariffe nell’ambito della Maggior Tutela.
Chiude anche ENEL?
Come ci spiegano gli esperti di Abbassalebollette.it, uno dei principali equivoci che si è venuto a generare con la nascita del mercato libero è che Enel sia ancora la “vecchia Enel”, ovvero l’operatore nazionale dell’energia elettrica.
Con le privatizzazioni e la nascita del Mercato Libero dell’Energia, il gruppo ENEL ha iniziato ad operare su entrambi i mercati, offrendo inizialmente le tariffe da mercato libero con il brand “Enel Energia”, mentre per il mercato tutelato fu stabilito il nome “Enel Servizio Elettrico”. Questo approccio, tuttavia, generava ancora molta confusione, per cui è dovuto intervenire il legislatore, imponendo che le aziende che volessero offrire anche tariffe nel mercato tutelato, dovessero adottare un brand diverso e non ambiguo tra i due mercati.
Nasceva così il “Servizio Elettrico Nazionale”, che ha cambiato nome sulla bolletta, ma ha continuato a mantenere, nella testa dei consumatori, il brand ENEL.
Sono tantissimi i cittadini, infatti, che non conoscono la differenza tra Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionalee, peggio ancora, sono molti a pensare che, con la chiusura del Servizio Elettrico Nazionale, il passaggio naturale debba essere verso Enel Energia, in quanto reputato “lo stesso fornitore”.
Questa ambiguità, e la confusione sulla reale fine della Maggior Tutela, ha creato un terreno fertilissimo per operatori poco onesti che hanno convinto tanti cittadini ad effettuare passaggi al mercato libero a loro insaputa, proponendo ovviamente tariffe non convenienti per i clienti.
In sintesi, la vecchia ENEL si è trasformata in 3 società distinte (riconducibili allo stesso gruppo Enel, ma che hanno compiti diversi e funzioni diverse):
- Servizio Elettrico Nazionale: opera solo nel Mercato Tutelato
- Enel Energia: opera solo nel Mercato Libero
- e-distribuzione: si occupa solo della gestione delle reti in bassa tensione e NON vende energia
Quindi, con la fine del Mercato Tutelato, chiuderà esclusivamente il Servizio Elettrico Nazionale, mentre Enel Energia continuerà tranquillamente ad operare nel mercato libero.
Cosa cambia per i Clienti? Si pagherà di più o di meno?
Un altro grande equivoco, sempre secondo gli esperti di Abbassalebollette.it, è che “Maggior Tutela” sia sinonimo di “maggior risparmio”. Questo non è assolutamente vero.
Se è vero che nella Maggior Tutela i termini sono chiari e le condizioni sono imposte dall’Autorità per l’energia ARERA, è falso pensare che nel Mercato Libero regni l’anarchia e le offerte non siano convenienti, e questa falsa convinzione deriva dallo scarso impegno degli italiani nell’informarsi sul mercato libero. Anche nel Mercato Libero, infatti, gli operatori sono soggetti ad obblighi di trasparenza e chiarezza e l’ARERA vigila continuamente sull’operato dei fornitori, al fine di garantire che i consumatori siano tutelati.
In breve, il passaggio al mercato libero non va demonizzato, ma affrontato senza pregiudizi e con l’obiettivo di risparmiare sulle forniture. Solo in questo modo si possono trovare le tariffe più convenienti, scegliendo un fornitore in grado di offrire sicurezza e risparmio.
È l’ARERA stessa, infatti, a certificare nero su bianco, con il primo monitoraggio sul Mercato Libero, che esistono decine di tariffe che battono, in termini di convenienza, la Maggior Tutela, sia per la luce sia per il gas metano. Ma è fondamentale sottolineare che non tutte le tariffe sono più convenienti rispetto al Mercato Tutelato.
Confrontare le offerte è fondamentale per trovare le tariffe luce e gas più convenienti e, laddove non si abbia la dimestichezza necessaria a comprendere le voci e le differenze nei contratti, conviene affidarsi ad operatori imparziali che operano nella comparazione, che possano offrire una consulenza preliminare e consigli utili per la scelta della tariffa che offre il maggior risparmio, come fanno quotidianamente gli operatori del sito Abbassalebollette.it