Il tetto deve essere rifatto dopo almeno 40 anni. Le tegole tendono ad avere una loro vita e spesso si “indeboliscono” a causa delle intemperie a cui sono sottoposte. Il vento poi le potrebbe spostare o muovere e questo produce una situazione che dunque non va a beneficio della copertura.
Purtroppo spesso ci sono dei problemi che nascono proprio a causa di un problema di attenzione al tetto, nel senso che ci sono infiltrazioni, buchi di tegole spaccate o sgretolate. Si possono avere dei travetti che si sono danneggiati o spaccati.
Tutto ciò capita direttamente ed esclusivamente a causa di una situazione che interessa poi l’usura e la disattenzione. I controlli e gli usi che si fanno del tetto sono passivi, cioè sappiamo che è sopra all’immobile, ma raramente si cerca di capire quali sono le usure che possiede.
Parlando chiaro: da quand’è che non salite sul tetto? Una indagine che ha messo in evidenza questa situazione, ha portato alla luce che gli utenti intervistati hanno dichiarato che essi controllano il tetto una volta ogni 2 anni.
Rifare il tetto, perché?
Arriva il momento di rifare il tetto? Come si deve fare? La ristrutturazione può essere fatta pensando di riutilizzare alcune componenti che già ci sono. Tuttavia questo modus operandi ci porta ad avere poi delle situazioni in cui una parte del tetto è nuova e l’altra è usurata. Alla fine quindi ci si ritrova a fare il tetto ogni 5/7 anni.
Oggi la tendenza verte sul green e sull’ecosostenibile, quindi si devono utilizzare dei legni. I Tetti in legnoconsentono di utilizzare un materiale facile da recuperare, che si posiziona senza un eccesso di costi di manodopera, sono leggeri per gli immobili e propongono una buona protezione.
A livello delle classiche tegole, che per essere sostenuti hanno poi bisogno di avere una struttura interna, del telaio, molto più articolata e spessa, quindi pensante e con costi diversi di manodopera, il tetto in legno costa di meno, ma propone un eccellente isolamento e protezione.
Avendone cura con delle manutenzioni da fare una tantum rimane poi uguale all’aspetto da “nuovo”, cioè come se fosse stato appena comprato.
Legno e isolamenti termici e acustici
Il legno ha delle caratteristiche isolanti in tutti i suoi aspetti, sia a livello acustico che termico. Le case che hanno un tetto in legno riescono a trattenere il calore e, allo stesso tempo, non fanno entrare il freddo dall’esterno. In inverno diventano quelle che sono le migliori per case che sono in montagna oppure che sono in territori con rigidi inverni.
Il vantaggio acustico è quello di avere una riduzione dei rumori che arrivano dall’esterno. In poche parole si ha a che fare con una situazione di assorbimento delle frequenze, vibrazioni e dei suoni. Molto spesso, quando si esegue un cappotto termico, invece di isolare una struttura già presente, che ha dei problemi di dispersione del calore, si preferisce consigliare di rifare il tetto in legno.
Alla fine quindi esso ha delle caratteristiche molto particolari che sono perfette in casa.