Ostia. Uno dei due si è definito “l’uomo degli equilibri”, dopo aver minacciato ripetutamente un imprenditore della zona. Ha richiesto una cifra spropositata per la sua ”protezione”, quel giorno aveva anche un complice. Sono finite in carcere due persone, sottoposte ad indagini per il reato di concorso in tentata estorsione, aggravata tra l’altro dall’utilizzo del metodo mafioso. L’estorsione era praticata con le modalità tipiche delle organizzazioni criminali mafiose, nei confronti di un imprenditore, impegnato in un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale sul territorio lidense.
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Il metodo ”mafioso” di Ostia
La richiesta, giustificata a fini di asserita “protezione”, è stata avanzata per l’ammontare complessivo di € 500.000, da versare in cinque rate. L’imprenditore sottoposto a tale illecita attività è stato intimidito con minacce e riferimento ad avvenimenti violenti accaduto in passato ad Ostia. Addirittura uno dei due si è vantato dell’episodio violento che faceva riferimento ad una gambizzazione di un personaggio ben noto nell’ambiente malavitoso. Il fatto si era consumato sulla pubblica via ed in presenza di più persone. Nel corso dell’indagine, lo stesso indagato si è accreditato come soggetto di un livello superiore rispetto ai componenti delle altre compagini criminali locali, a tal punto da definirsi come “l’uomo degli equilibri”. Nel suo gergo, l’unico capace di svolgere il ruolo di mediatore tra tutte le organizzazioni criminali operanti su quel territorio.