Sui problemi dell’asilo nido comunale di Nettuno interviene la CGIL, con un duro comunicato che attacca l’Amministrazione.
“Quanto accade nella gestione dell’asilo nido comunale di Nettuno dovrebbe essere studiato nelle scuole della pubblica Amministrazione per essere preso come esempio negativo, come stereotipo dei comportamenti sbagliati da parte di tutti, dei dirigenti e della politica – afferma Ugo Gallo della Fp Cgil Roma Sud Pomezia Castelli – Nell’asilo accade che il numero delle educatrici è insufficiente al punto tale da non rispettare il rapporto insegnante/bambino. In una condizione di emergenza si dovrebbero utilizzare le graduatorie per le sostituzioni, sia quelle per assenze brevi e sia quelle con incarico annuale. La dirigenza a quel punto si pone il problema che non può assumere perché non vengono rispettati i tempi di pagamento dei fornitori e invece di cercare una soluzione, pone un quesito ad ANCITEL”.
“La FP CGIL – prosegue Gallo – allora fornisce sentenze della Corte Costituzionale e della Cassazione in cui si afferma che per i servizi infungibili – e l’asilo lo è – vige la deroga assunzionale. Ma la dirigenza ormai ha assunto ANCITEL ad esegeta della norma e non attiva le assunzioni. In tutto questo caos la politica tace. Risultato: servizio ridotto, disagio per le famiglie che anche oggi non hanno potuto usufruire in pieno del servizio e in qualche caso i bambini non sono stati accettati, disagio per i bambini che, per quanto siano professionali le educatrici, inevitabilmente risentono della situazione di caos. Morale: Se veramente si vuole riformare la Pubblica Amministrazione bisogna smetterla con la demagogia ed i luoghi comuni, si deve invece intervenire su dirigenti che sono incapaci di far funzionare i servizi ma quando devono distribuirsi l’indennità di risultato raggiungono sempre il massimo”.
Nettuno: l’ira del sindacato per il caos all’asilo nido
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