Ha avuto conclusione con il sequestro dello stabilimento “Corsetti Mare” l’operazione della Guardia Costiera di Torvaianica, guidati dal comandante Giuseppe Falato, con il supporto di un’unità della Capitaneria di Porto di Roma e della squadra nautica della Polizia di Stato di Anzio, che aveva visto la prima ispezione con accertamento il 28 novembre 2013 – anche se le indagini erano partite addirittura nel 2012 – della presenza di 35 cabine d’appoggio trasformate in miniappartamenti. Nel 2013 per questo fu denunciato a piede libero il titolare dello stabilimento. E ora è arrivato il sequestro, disposto dal Giudice per le indagini preliminari Isabella De Angelis, che ha accolto la richiesta fatta dal Pubblico Ministero della Procura di Velletri Giuseppe Travaglini, per l’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva. L’operazione ha visto impegnati congiuntamente il personale della Capitaneria di Porto di Roma e Torvaianica e il personale della Squadra nautica di PS di Anzio comandati dal Sostituto Commissario Antonio OLiviero. A quanto emerso dalle indagini, corredate di foto e filmati, all’interno dell’area demaniale vi erano 16 bungalow in legno, un vero e proprio residence con locali attrezzati come camere d’albergo, formati da camera da letto e bagno. Unite al corpo centrale, e quindi in muratura, erano invece stati ricavati altri 19 miniappartamenti, che rispetto ai bungalow avevano in più un cucinino ed un’altra stanza. Tutte strutture costruite abusivamente a meno di 150 metri dal mare, quindi in zona demaniale sottoposta a vincolo ambientale. Molti degli appartamentini, così come i bungalow, erano abitati. Per alcuni era stato stipulato il contratto d’affitto, uno dei quali regolarmente registrato all’agenzia delle entrate e con residenza rilasciata dal Comune di Pomezia. Durante la perquisizione sono stati ascoltati alcuni inquilini. Adesso la magistratura vuole inquadrare il ruolo di alcuni funzionari del Comune, per capire se, come sostiene il PM Travaglini, siano stati loro a tentare di sanare i presunti abusi edilizi con atti illegittimi.
Giuseppe Marrone