Riceviamo e pubblichiamo la lettera della signora Monica Tartaglia, titolare dell’Agenzia Funebre La Migrazione, che replica alle dichiarazioni del sindaco di Pomezia Fabio Fucci, fornendo la sua versione dei fatti sulla vicenda della salma rimasta fuori dal cimitero comunale per un pomeriggio ed una notte intera.
“Considerate le notizie rese pubbliche da parte dell’ufficio Stampa del Sindaco di Pomezia, ritengo necessario trasmettere il seguente comunicato, con preghiera di pubblicazione, per fare luce su quanto effettivamente accaduto a Pomezia, in data 13 gennaio 2014, relativamente alla mancata accoglienza di una salma presso il cimitero comunale.
Descrizione dei fatti: in data 13 gennaio 2014 l’Agenzia Funebre La Migrazione di Monica Tartaglia chiedeva ed otteneva dal competente ufficio comunale autorizzazione per il trasporto di defunto e permesso di sepoltura presso il cimitero comunale (Aut. 22/2014). Ultimata la cerimonia in Chiesa, la salma veniva trasportata al cimitero. Giunti in loco, gli addetti dell’agenzia funebre ed i familiari del defunto trovavano il cimitero chiuso e l’assenza dei custodi. A questo punto veniva informata l’Amministrazione Comunale, affinché questa si attivasse per consentire la tumulazione della salma o quanto meno il solo accoglimento della stessa. Nonostante quanto sopra alcun accesso al cimitero veniva autorizzato né veniva altrimenti regolamentato il transito sul territorio comunale del feretro. La Migrazione dunque si è trovata costretta a mezzo di propri dipendenti a mantenere il feretro nel carro funebre. Le ragioni del rifiuto secondo l’amministrazione sono state la vigenza di una ordinanza del sindaco della Città di Pomezia che limitava l’orario di accesso al pubblico presso il cimitero nella giornata del lunedì oltre le ore 14,00. Il Sindaco, quindi, pubblicava un comunicato del seguente tenore: “i titolari dell’agenzia funebre, chiarisce il Sindaco di Pomezia, erano a conoscenza dell’ordinanza sindacale che stabilisce la chiusura del cimitero il lunedì pomeriggio, ma l’hanno completamente ignorata mettendo in difficoltà non solo gli uffici comunali ma soprattutto i familiari del defunto. I contenuti dell’ordinanza erano già stati ampiamente diffusi e prevedono per le ore di chiusura il divieto di tumulazione e l’impossibilità di accogliere le salme all’interno del cimitero, vista l’assenza del servizio di custodia. Mi dispiace per il disagio che hanno vissuto i familiari e voglio invitare la titolare dell’agenzia funebre ad avere in futuro maggiore rispetto per il dolore delle persone e per le ordinanze ed i regolamenti comunali vigenti”.
Quanto pubblicato dal primo cittadino della Città di Pomezia non corrisponde alla realtà.
A ben vedere infatti, l’Ordinanza, n° 21, del 30/08/2013, che limitava l’accesso al pubblico nel giorno del lunedì fino alle ore 14,00 ed alla quale il Sindaco si riferisce, aveva perso di efficacia per essere decaduta in data 31/12/2013, come previsto nell’ordinanza stessa. Conseguentemente nella data del 13 gennaio 2014 non vigeva alcuna ordinanza che impediva o limitava l’accesso al Cimitero Comunale nel giorno di lunedì. Dunque, contrariamente a quanto riportato dal Sindaco, non si rinviene alcun giustificato motivo nell’impedimento del servizio di sepoltura della salma presso il Cimitero Comunale. Ancora più ingiustificato appare il rifiuto dell’Amministrazione a far svolgere il rito della sepoltura all’agenzia La Migrazione ove si consideri che nelle date del 23/09-30/09-07/10-21/10-28/10-16/12-23/12/2013, tutte di lunedì e in orari successivi alle ore 14,00, venivano svolti da altre imprese, nel pieno vigore dell’ordinanza n° 21, ben n° 8 servizi cimiteriali (Tumulazioni, Collocazioni provvisorie in camera mortuaria, estumulazione, trasferimento salma).
Monica Tartaglia, titolare dell’impresa La Migrazione”.