Il giornalismo è una professione che negli anni si è evoluto attraverso tantissime forme, e che ancora oggi ha un enorme fascino. Certo, le cose sono cambiate con l’arrivo del digitale, e molti professionisti attualmente lavorano come freelance. Il vecchio giornalismo tradizionale oramai è quasi estinto, ma ci sono comunque moltissime opportunità per chi decide di abbracciare questo mestiere. Vediamo dunque come si fa e come si avvia una collaborazione con un giornale.
Il percorso da affrontare per diventare giornalista
Innanzitutto, bisogna fare una distinzione fra giornalista pubblicista e giornalista professionista. È possibile svolgere l’attività da pubblicista lavorando per una testata giornalistica ufficialmente registrata, anche se si parla di un sito web con questi requisiti, per poi ottenere l’accesso all’albo dei pubblicisti. Serve dimostrare di aver eseguito questa attività almeno per due anni, in maniera continuativa, e ovviamente retribuita. La vera differenza fra pubblicista e professionista è la seguente: la prima figura può anche svolgere altri lavori, mentre la seconda no. Diventare giornalisti professionisti è molto più complesso, considerando che si può anche seguire una scuola specializzata per poi svolgere un esame ed ottenere la promozione. In secondo luogo, il giornalista pubblicista – che solitamente deve farsi strada fra più collaborazioni – è tenuto all’apertura della partita iva, con codice ATECO 900301, anche se ovviamente si consiglia di ascoltare il parere di un commercialista.
Quando si diventa giornalisti freelance, uno dei luoghi principali di lavoro sarà casa propria, dove i pezzi da inviare prenderanno forma tra scrittura e ricerche online. In questi casi, quindi, è chiaro quanto siano essenziali strumenti come un computer e una connessione alla rete: elementi che vanno ad aggiungersi alla lista dei costi da considerare per diventare giornalista. Va aggiunto, però, che per i liberi professionisti sono solitamente presenti alcuni benefit come le offerte internet per partita iva proposte da Linkem, ad esempio. Sfruttando queste tipologie di agevolazioni, infatti, sarà possibile andare incontro a un maggiore risparmio che renderà meno pesante la spesa complessiva.
Come proporre un pezzo e una collaborazione ad un giornale
Non è mai facile proporsi ad un committente o ad un giornale che non ha delle posizioni aperte al momento, ma l’autocandidatura alle volte può funzionare. È importante però che chi si propone riesca a dimostrare di avere certe competenze. In primo luogo, la capacità di scrittura che, per forza di cose, in questo mestiere non può mai mancare. Può fare inoltre la differenza il bagaglio di competenze extra come nel caso della conoscenza di strumenti informatici e tools come WordPress.
In secondo luogo, è fondamentale poter dimostrare di avere delle competenze precise in determinati settori, come nel caso del giornalismo politico o economico, giusto per fare due esempi. Poi è bene informarsi sul tipo di testata per la quale si vuole scrivere, soprattutto per quel che riguarda la linea editoriale e lo stile di scrittura. Non tutte le testate, infatti, accettano un determinato tipo di articoli, per cui conviene fare molta attenzione, anche per evitare di perdere tempo prezioso. Infine, se non si hanno delle competenze richieste, si può sempre studiare ed impararle.