Le hanno inventate proprio tutte pur di non vaccinarsi. C’è chi ‘cerca’ il contagio e sulle chat Telegram è lì con la speranza di trovare un positivo per incontrarlo e ammalarsi, così da ottenere il Green Pass, e chi addirittura si finge malato. O meglio, manda un positivo in farmacia con la propria tessera sanitaria, poi dopo dieci giorni è magicamente negativo. E con un piccolo passaggio ha il certificato verde, quello in ‘versione rafforzata’, che si ottiene dopo il vaccino o dopo la guarigione. Guarigione truffaldina, in questo caso, perché non c’è mai stata prima nessuna positività. E’ questa la nuova truffa scoperta dai farmacisti della Capitale.
La truffa dei No Vax scoperta dai farmacisti romani
L’allarme, come spiega Il Messaggero, è stato dato da Federfarma, l’associazione sindacale dei farmacisti, che ha dichiarato in una circolare importantissima come ci siano state nei giorni scorsi delle anomalie, segnalate alle forze dell’ordine. Nel documento si chiede ai colleghi, che ogni giorno effettuano migliaia di tamponi rapidi, di prestare massima attenzione, di identificare sempre il paziente con il documento di identità e di verificare poi se quei dati coincidono con il modulo di accettazione. Questo perché i ‘furbetti’, purtroppo, sono sempre dietro l’angolo. E sono sempre più i casi in cui persone positive diventano ‘complici’ di No Vax: si presentano in farmacia per un test con un altro documento (quello del no vax) e risultano poi effettivamente positivi. Ed è così che il no vax, dopo la negativizzazione, ottiene in maniera fraudolenta il Green Pass valido 6 mesi. E, aggirando tutti, potrà fare la vita di chi, invece, si è vaccinato. O, di chi è davvero guarito dal virus.
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Federfarma, quindi, invita tutti i farmacisti a prestare la “massima attenzione agli scambi di persona” e a non effettuare tamponi a chi non mostra un documento di riconoscimento valido. Intanto, le forze dell’ordine avrebbero già scoperto i primi furbetti. Quelli che stanno cercando di fare di tutto, con l’inganno, pur di non vaccinarsi. Con l’obiettivo che resta uno: ottenere il Green Pass, il documento ormai indispensabile per partecipare alla ‘vita sociale’.