Roma. La ”burocrazia” da smaltire per chi è risultato positivo al Covid-19 nelle ultime settimane sembra essere infinita. Il meccanismo sta rallentando fortemente l’Italia e mettendo a dura prova lavoro, economia e operatori sanitari, sempre più oberati di lavoro e rendicontazioni giornaliere. Per questo, ci sono dei cambiamenti in arrivo, soprattutto per i contagiati che hanno ricevuto la terza dose.
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Le parole di D’Amato per i contagiati Covid con booster
Arriva, pertanto, la dichiarazione dell’assessore alla sanità: “Facciamo come negli Stati Uniti, 5 giorni di isolamento per chi è positivo asintomatico e ha fatto tre dosi di vaccino, senza obbligo di tampone e di certificato di fine quarantena. Abbiamo già fatto richiesta al Governo”. Lo dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in un’intervista a Repubblica. “Se lo hanno deciso i Cdc (Centers for disease control, ndr), che sono gli organi di sorveglianza epidemiologica in Usa, non vedo perché non possiamo fare la stessa cosa anche noi. Stiamo andando verso il picco, i casi continueranno a salire, ma nel frattempo stiamo andando veloci con le somministrazioni di booster. A fine gennaio avremo il 70% degli adulti con terza dose, punto alla totalità entro metà febbraio. E bisogna semplificare e sburocratizzare la vita per questi cittadini”.
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Incentivo a vaccinarsi
Secondo l’assessore alla sanità, si tratterebbe di una manovra fondamentale per mettere in atto finalmente quel processo che renderebbe il virus endemico. Sono parole che parlano di un nuovo tipo di convivenza con il virus, non più timoroso. Inoltre, l’alleggerimento della burocrazia da quarantena per coloro che hanno terminato il ciclo vaccinale, dovrebbe anche essere uno sprono per incentivare ancora di più le vaccinazioni.