Antonella Viola sotto scorta. Come riportato dal Corriere della Sera, l’immunologa e professoressa di Patologia generale dell’Università di Padova -anche se appare piuttosto restia a confermarlo direttamente- è stata assegnata alla tutela di due carabinieri. Tutto è cominciato due giorni fa, quando nel suo studio di Padova ha ricevuto una lettera minatoria con tanto di proiettile; da lì, la decisione di far scattare una protezione.
Leggi anche: L’immunologa Antonella Viola: «Servono maggiori restrizioni per i non vaccinati»
Antonella Viola sotto scorta, la lettera minatoria
Il punto centrale dalla lettera minatoria fatta recapitare all’immunologa riguarda la vaccinazione dei più piccoli, tematica da lei molto sentita e per la quale si è battuta strenuamente. Il messaggio- composto da sette, taglienti righe- è stato aperto da una della collaboratrici della dottoressa che ha poi firmato la denuncia.
Come riportato dal quotidiano, il senso del messaggio è che :’I BAMBINI NON SI TOCCANO (scritto in maiuscolo) . Viene poi aggiunto: ‘Basti pensare agli effetti neurotossici e cardiotossici. Se non cambia le sue interviste dicendo che i bambini non vanno vaccinati saremo ben lieti di colpire lei e la sua famiglia. Tranquilla, non morirà nessuno ma due pallottole calibro 22 nella pancia e nelle ginocchia non uccidono, fanno solo un gran male’.
Le parole dell’immunologa su Facebook
A confermare quanto accaduto la stessa Antonella Viola che sulla propria pagina Facebook spiega: ‘Speravo di tenere la notizia sotto traccia ma, come avrete letto, non è stato possibile. Sì, confermo di aver ricevuto una busta contenente una lettera di minacce ed un proiettile. Mi si ordina di dire che i bambini non devono essere vaccinati o spareranno a me o alla mia famiglia.’ Ed aggiunge: ‘Questi sono i novax che sanno solo odiare, rifiutare logica e leggi, creare tensione e violenza. Sono ovviamente amareggiata perché ho speso gli ultimi 2 anni a servizio della collettività, senza risparmiarmi, sottraendo tempo alla mia famiglia e a me stessa. Sono incazzata con chi strizza l’occhio a certa gente, a chi mette in dubbio la nostra serietà e libertà da qualunque condizionamento. Ma continuerò a fare del mio meglio per dare voce alla scienza e parlare a chi vuole ascoltare. Sempre guidata da etica, responsabilità e amore’.