Covid. Qualche giorno fa, è finalmente affiorata una possibilità all’orizzonte che spronerebbe a guardare al futuro con maggiore entusiasmo ed ottimismo. Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è mostrato per la prima volta ottimista e ha apertamente parlato della possibile fine della pandemia entro il 2022. Infatti, secondo le sue parole, c’è una buona possibilità di ridurre idurre il Covid-19 a un virus in grado di fare danni analoghi a quelli dell’influenza. Tuttavia, però, per raggiungere un tale obiettivo è necessario che almeno il 70% della popolazione mondiale sia vaccinato.
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Covid, da pandemia a endemia: il decorso futuro
Del resto, nessuno scienziato pensa minimamente che il Covid possa sparire definitivamente dal mondo, anzi la via tracciate sembrerebbe essere quella dell’endemia. Che significa questo? In parole semplici, il Sars CoV-2 proprio con la versione Omicron potrebbe diventare endemico sulla falsa riga dei virus dell’influenza con i quali conviviamo ormai da anni. Infatti nuovi rimedi farmacologici si stanno ora affacciando sul mercato che tendono sostanzialmente a ridurre le capacità inibitorie del virus in prospettiva di una convivenza con lo stesso. Inoltre, l’alto numero di vaccinati non regnerebbe necessario, anche nel prossimo futuro, alcun tipo di lockdown. Il richiamo del vaccino è fondamentale per frenare la circolazione del Covid. Con le terze dosi la protezione contro il contagio torna ad essere altissima anche se mai totale. Pressocché totale è invece la protezione dal ricovero in ospedale o comunque da gravi conseguenze in caso di positività. Dunque, stringere i denti e continuare a lottare fino all’estate, almeno.