Dopo l’invito alle associazioni da parte dell’assessore alle politiche sociali del comune di Ardea Riccardo Iotti a partecipare all’incontro sul “Piano di zona” del distretto Ardea-Pomezia che si terrà alle 9.30 nell’aula consiliare di via Laurentina, non si è fatta attendere la risposta di protesta di una delle “passionarie” di Ardea, Barbara Tamanti, in merito al consultorio consegnato dalla ditta costruttrice al Comune, e lasciato dallo stesso in abbandono e in preda a vandali che hanno iniziato a lanciare sassi e a rompere i vetri delle finestre. “Il consultorio, come aveva assicurato l’assessore Riccardo Iotti durante il discorso fatto nel corso della manifestazione dell’8 febbraio e successivamente in quella dell’8 marzo, avrebbe dovuto vedere aperti i battenti entro una sessantina di giorni – ha dichiarato la Tamanti – Purtroppo ancora siamo a un nulla di fatto, ancora si accampano scuse, ancora è tutto nebuloso ed intanto organizzano convegni e dibattiti invitando soltanto le associazioni con preavviso talmente breve che probabilmente saranno presenti solo quelle amiche. È una vergogna che un comunicato così importante quale quello sul “Piano di zona” venga veicolato solo un giorno prima e che tale convegno venga svolto di mattina alle 9.30 di un giorno feriale, quando la gente normale lavora. Inoltre, non si è assolutamente pensato di chiamare le donne di Ardea, ovvero quelle che sono a difesa del consultorio, dando invece così un appuntamento per pochi e selezionati cittadini. La vecchia Democrazia Cristiana avrebbe saputo fare di meglio”.
Luigi Centore