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IL PDL LANCIA LA SFIDA AL CENTROSINISTRA
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Rodolfo Serafini coglie al volo l’opportunità servita dal centrosinistra – che non ha raggiunto il numero legale neanche nella seconda convocazione del consiglio comunale, dimostrando una preoccupante frammentazione – per lanciare la sua personale sfida: la nascita di un centrodestra capace di vincere le prossime elezioni. Quanto questo possa essere possibile lo vedremo solo la prossima primavera, ma Serafini è sicuro del fatto suo, nonostante le dichiarazioni di Paolo Ruffini che – piuttosto che sottostare a regole di partito che vanno contro la libertà di pensiero personale – ha annunciato di voler creare, probabilmente insieme ad altri esponenti del suo gruppo, una propria lista civica che, a questo punto, appoggerebbe De Fusco come candidato sindaco. Ma lasciamo la parola al coordinatore comunale del PDL. “Dalla scorsa estate il centro-sinistra di De Fusco è minoranza in Consiglio Comunale e continua ad arrancare piuttosto che amministrare, approvando delibere in seconda convocazione e con l’essenziale appoggio di transfughi dell’opposizione – afferma Serafini – Adesso neanche questi sotterfugi sono sufficienti per andare avanti, e la dimostrazione è la mancanza del numero legale nell’ultima seduta di Consiglio, dove sarebbero bastati 10 consiglieri per proseguire i lavori. Mentre cala il sipario sulla litigiosa e inconcludente amministrazione De Fusco, i partiti e i movimenti che si oppongono dentro e fuori il Consiglio Comunale a questo modo di “non-governare” il territorio, si sono ritrovati intorno ad un tavolo per progettare insieme un futuro migliore per Pomezia: è stato costituito ed è operativo il comitato per l’elaborazione del Programma elettorale del centro-destra, dove oggi il Popolo della Libertà, l’UDC, La Destra, il PSDI, il Nuovo PSI, i Cristiano Riformisti, Forza Nuova, Destra Tricolore e Minerva Tritonia si confrontano e scrivono le linee guida sulle quali si muoverà la prossima amministrazione comunale”. Serafini da’ quindi per scontato l’appoggio del partito di Casini alla sua coalizione, ma l’esperienza pregressa lascia qualche dubbio. \n\n“Questo Tavolo – continua il coordinatore – che precede quello in cui si realizzeranno le alleanze politiche vere e proprie, è aperto a tutti coloro i quali sono critici verso l’attuale amministrazione e vogliono partecipare alla realizzazione di un progetto politico alternativo a questa. La centralità di un programma serio e condiviso, accordi politici chiari e il ritrovato ruolo dei partiti metteranno al riparo la prossima maggioranza dalle degenerazioni che affliggono quella attuale: a fine mandato il programma con cui è stato eletto è sostanzialmente disatteso, e nonostante questo De Fusco – approfittando del ruolo istituzionale che ricopre – continua a fare promesse di qualsiasi tipo, senza curarsi di rendere conto di tutte quelle fatte in passato e sino a oggi disattese; la realtà del Consiglio Comunale è desolante: il centro-sinistra è sostenuto da consiglieri eletti nelle file del centro-destra che hanno preferito inseguire le promesse del sindaco, sostenendolo con l’approvazione del bilancio e puntellando sino a oggi questa maggioranza malandata. Qualcuno tra i “nuovi” sostenitori di De Fusco oggi esce allo scoperto, e dopo mesi di frottole ammette di essere al lavoro per consentire la rielezione del Sindaco; gli altri, più pavidamente, continuano a fingersi di centro-destra e provano ad alimentare spaccature, polemiche e la conseguente poca chiarezza intorno alla nostra coalizione, aiutando in questo modo subdolo il loro vero schieramento politico, che è il centro-sinistra”.\n\n“De Fusco e i suoi sostenitori – conclude Serafini – si mettano pure l’anima in pace e la finiscano di tessere trame politiche oscure e contorte: i cittadini di Pomezia sono delusi e stanchi di questo modo di amministrare e l’anno prossimo avranno la possibilità di voltare pagina, dando fiducia ad una coalizione di centro-destra capace di restituire un futuro a questo territorio ricco di risorse e opportunità fino ad oggi trascurate e mortificate”. Adesso la parola passa a coloro che si sentono accusati dalle parole del coordinatore del PDL, per eventuali repliche.