Lazio zona gialla da lunedì 3 gennaio. Quella che fino a questo momento appariva come una remota possibilità, adesso non appare più così lontana. È infatti molto probabile che a partire da lunedì 3 gennaio la regione ritorni in zona gialla. A preoccupare è la costante crescita dei nuovi contagi; solo oggi si sono infatti registrati 3.665 nuovi casi, 2.012 dei quali a Roma città.
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Lazio zona gialla da lunedì 3 gennaio
Il celeberrimo e ormai noto sistema a colori- che individua la presenza di tre ‘zone cromatiche’, giallo, arancione e rosso- è fondato a sua volta tre parametri: incidenza, tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e tasso di occupazione dei posti letto in area ospedaliera. Il passaggio da un colore all’altro è determinato dal superamento delle soglie massime previste per ogni parametro suddetto; in particolare, affinchèuna regione passi in zona gialla, l’incidenza deve esser superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti in una settimana, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva deve superare il 10% mentre quello relativo all’occupazione dei posti in area medica deve esser superiore al 15%.
Ora, la regione Lazio ha superato i limiti previsti per ogni parametro; motivo per il quale è molto probabile che a partire dal prossimo 3 gennao ritorni in zona gialla. Nella fattispecie, i dati circa l’incidenza e le terapie intensive sono stati superati nel corso delle passate settimane mentre quello relativo ai posti in area medica- stando al consuto bollettino regionale- è stato superato oggi, arrivando alla soglia massima del 15%.
Le regole della zona gialla
Diversamente da come si potrebbe pensare, il cambio di colore della regione Lazio non comporterà nuove restrizioni. La regola che segna il discrimine tra zona bianca, quella in cui attualmente si trova la regione guidata da Zingaretti, e zona gialla è rappresentata dall’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto. Tuttavia, com’è noto, questo provvedimento con l’entrata in vigore dell’ultimo decreto è già attivo e pertanto non determina per la regione la presenza di ulteriori restrizioni.