Un gioco finito male. È questa una delle ipotesi, al momento la più accreditata, del motivo del ferimento della bambina di 11 anni che ora versa in gravissime condizioni all’ospedale Bambino Gesù di Roma. La piccola, che vive con la famiglia nel campo nomadi di Castel Romano, sembra che ieri pomeriggio stesse giocando con altri bambini, tre fratelli, quando è stata colpita all’addome con un coltello da cucina. La ragazzina è stata trasportata immediatamente al pronto soccorso della clinica S. Anna di Pomezia, dove è stata operata d’urgenza viste le sue disperate condizioni: la coltellate le aveva infatti perforato un polmone. Ma, nonostante l’intervento chirurgico, sembra che la bambina sia ancora in pericolo di vita. Dopo l’operazione è stata trasferita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove è ricoverata in terapia intensiva. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri di Pomezia, guidati dal Capitano Marco Spaziani. I militari stanno cercando si ricostruire l’esatta dinamica di quanto successo nel campo nomadi, ma sulle indagini c’è il massimo riserbo, anche se si sa che è stata identificata la madre, una bosniaca, del ragazzino minorenne che ha colpito la bambina. La donna potrebbe anche dover potrebbe rispondere di lesioni gravissime e abbandono di minori. Il coltello con cui la piccola è stata ferita è stato sequestrato.