Green Pass. Una nuova tecnologia al servizio del tracciamento virale e del possesso del certificato verde, o, forse, solamente l’ennesima trovata pubblicitaria che cerca di cavalcare il ”trend” del momento. Un’azienda svedese si inserisce e gamba tesa nel mercato pandemico con una trovata molto particolare: si tratta di un microchip impiantato sottopelle che permette agli utenti di avere sempre con sé il proprio passaporto vaccinale.
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Green Pass sottopelle: marketing o soluzione intelligente?
L’azienda in questione è la Epicenter, e la sua trovata sembra destinata a far discutere davvero molto. L’impianto sottocutaneo progettato da Epicenter sarebbe così capace di custodire i dati della certificazione verde europea sempre a portata. Certamente, i vantaggi sono abbastanza espliciti. La presenza del microchip sarebbe un modo semplice di esibire il proprio Green pass. In modo tale che gli utenti non debbano più stampare il Qr code o tirare fuori lo smartphone ad ogni controllo. Inoltre il microsistema avrebbe una certa facilità di lettura, dal momento che impiega la tecnologia NFC (Near Field Communication), già presente per lettura di carte e pagamenti contactless. Il microchip potrebbe essere impiantato sul braccio o sulla mano, senza interferenze di sorta. Inoltre sarebbe da subito operativo, senza applicazioni o altri sistemi per poter funzionare.