Un uomo anziano e cardiopatico, residente a Campo di Carne, ha dichiarato lo sciopero della fame per l’ennesima antenna per le telecomunicazione, facendo raggiungere il ragguardevole numero di 72 per la città di Aprilia.
I lavori per l’istallazione sono iniziati a dicembre 2014, tra via Amaseno e via Mascarello, in un terreno di proprietà della compagnia Vodafone.
Immediatamente la popolazione locale si è mobilitata per manifestare il proprio dissenso, attraverso una petizione inoltrata al Comune di Aprilia che così recita: “L’antenna è distante poco più di 5 metri dalla prima abitazione, quando invece è stabilito un minimo di 70 metri dal decreto Gasparri (198/2002)” e, soprattutto, il ripetitore – che sarà alto 25 metri – si trova su un suolo attraversato dalle acque di Carano a 7 metri di distanza, con profondità non superiore ai 30 metri”. “Si parla di elettromagnetismo o inquinamento invisibile, che si subisce dalle radiazioni elettromagnetiche e dove i danneggiati sono proprio i bambini, i più sensibili e a rischio tumori”. Fermo restando che con un ripetitore vicino le case si deprezzano sensibilmente. “Si può avere un ripetitore così vicino alle nostre case, col rischio di incorrere in qualche grave malattia? Si può inquinare in tal modo l’ambiente e quindi le acque che scorrono nel sottosuolo?”.
Forse un confronto con esperti del settore sarebbe opportuno per chiarire se e quanto le antenne siano nocive per la salute.
Forse, più antenne vi sono e meno intense sono le onde elettromagnetiche emesse, o forse è vero il contrario e cioè il campo magnetico creato da un certo numero di ripetitori ed entro il quale le persone si trovano a vivere arreca nocumento?
Marina Cozzo
Ancora antenne telecomunicazioni ad Aprilia, anziano cardiopatico inizia lo sciopero della fame per protesta
Pubblicato il
di