Tivoli. La donna era già ricercata da tempo, ed aveva una condanna pendente di 5 anni e 6 giorni di reclusione. Tuttavia, fino ad ora, era riuscita quasi sempre a cavarsela e a sfuggire ai controlli degli inquirenti. L’aumento tassativo dei controlli sul Green Pass, dunque, fa l’utile e il dilettevole (si fa per dire). Non solo limita la circolazione del virus spingendo le persone a munirsi della certificazione rafforzata mediante il vaccino, ma con l’occasione da un’opportunità in più agli agenti di controllare il traffico di individui sul territorio. E, ogni tanto, esce fuori qualche volto già noto alle legge con qualche conto in sospeso.
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L’arresto a Tivoli
A Tivoli, nell’ambito dei controlli pianificati sul territorio di competenza, i militari del locale Comando Compagnia hanno fatto scattare le manette ai polsi di una cittadina romena di 49 anni, in Italia senza fissa dimora e con precedenti. La donna è incappata nella rete di controlli scattati alle fermate e ai capolinea dei bus per il Green pass. Ma sul suo conto, i militari hanno accertato l’esistenza in banca dati di un provvedimento, emesso a febbraio di quest’anno dal Tribunale Ordinario di Velletri. Con cui era stata condannata a 5 anni e 6 giorni di reclusione per i reati di furto, rapina e lesioni personali. La 49enne è stata portata nella sezione femminile del carcere di Rebibbia, dove sconterà la sua pena.