Roma. Le parole dell’Assessore D’Amato a seguito di una intervista riportata dal Messaggero cercano di fare un po’ il punto sulla situazione pandemica in Italia e, soprattutto, nel Lazio in vista di ciò che ci attende per queste feste natalizie. Ieri il bollettino del Lazio, di fatto, segnava quasi 2mila casi e 900 ricoverati. Un mese fa erano meno della metà. Sulla questione l’Assessore ha affermato che: ”Oggi i contagi crescono, ma con una velocità inferiore a quella di qualche settimana fa. Nel frattempo stiamo correndo con la terza dose e anche chi non si è mai vaccinato sta facendo la prima. L’anno scorso avevamo 2.500 ricoverati in più”. Dunque, non si tratta di correre alla cieca verso un allarme generalizzato, ma misurare bene la situazione settimana per settimana e tener conto degli spostamenti che ci saranno.
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Zona gialla Capodanno a Roma e nel Lazio
Ma la questione che più interessa ad oggi, è certamente quella di una possibile zona gialla a Natale o dopo Capodanno, uno spettro che aleggia e continua a farsi sempre più vicino, a causa soprattutto dei non vaccinati che continuano a diffondere il Covid: ”Teniamo conto di una cosa: i non vaccinati in percentuale sono pochi, ma parliamo comunque, solo nel Lazio, di 400mila persone. Soprattutto nella fascia d’età 40-49 anni. I 20enni si sono vaccinati di più”.
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Dunque, c’è ancora molto da fare. Tuttavia, qualche speranza c’è, alla domanda se ci sarà un cambio verso la zona gialla a Natale, D’Amato risponde: ”No, dopo Capodanno però potrebbe esserci un cambio di fascia. I nostri tecnici considerano l’effetto feste e cenoni. Ma non ci sarebbero stravolgimenti rispetto a oggi, la mascherina all’aperto è obbligatoria già in molte zone e i 4 posti a tavola al ristorante sono largamente diffusi”.