“Stanno invadendo i nostri spazi privati e il paese è diventato terra di nessuno” questo il grido d’allarme dei cittadini emerso dalla tavola rotonda con il sindaco del 20 febbraio 2015. Il primo cittadino si è mostrato pronto all’ascolto e ha manifestato la viva intenzione di unirsi in modo costruttivo ai cittadini in una lotta senza precedenti. Tolleranza zero, dunque, nei confronti di chi delinque liberamente nel nostro territorio. La proposta è quella di creare una vera e propria “ragnatela” comunicativa tra forze dell’ordine e cittadini, tramite segnalazioni e , soprattutto, “presenza fisica”. Forza congiunta di polizia locale e carabinieri, con eventuali presidi mobili e pattugliamenti.
“Bisogna stressare chi delinque” ha sottolineato il sindaco “la sicurezza è data dalla presenza (anche dei cittadini); i cittadini sono “sentinelle” che devono vigilare e segnalare”, nessun intervento diretto dei singoli, perciò no alle ronde da giustizieri improvvisati, le quali, oltretutto, potrebbero rivelarsi deleterie per l’ordine pubblico. Le forze dell’ordine cercheranno, con i mezzi a disposizione, di intensificare la rete dei controlli su tutto il territorio, coadiuvati dalle preziose segnalazioni dei cittadini.
L’ordinanza proposta dal sindaco contro la vendita di alcolici nelle zone a rischio impedirà i bivacchi di stranieri davanti ad alcuni luoghi di transito; tutto nel nome del “decoro” e per buona pace di quei cittadini onesti ormai da troppo tempo rassegnati a tenervisi semplicemente alla larga. Altro passo sarà il controllo delle attività commerciali gestite da stranieri, cosa che tra l’altro già avviene, soprattutto i famosi autolavaggi spuntati ultimamente come funghi, verificandone la “regolarità”. Ancora, segnalare le abitazioni affittate a stranieri e, nelle ristrettezze purtroppo imposte dalla legge, i veicoli “sospetti”.
Interessante l’ipotesi di “tagliare” le parti morte delle strade dei Monti, adibite a discariche a cielo aperto, dove letteralmente è prolificata un’oasi di abusivismo infestata di extracomunitari chissà quanto “in regola”, in cui è l’illegalità a farla da padrona. Microcriminalità che fiorisce e che va contrasta con qualsiasi deterrente, quindi, fino a toglierle respiro e soffocarne il potere, perché qui il potere ritorni agli individui cui spetta di diritto.
Fiore all’occhiello dell’articolata discussione la proposta di riqualificazione della piazza cittadina di Tor San Lorenzo (il patio); i cittadini suggeriscono di ri-progettare la piazza a misura di cittadino, anche a proprie spese. Questa dovrà essere il cuore pulsante del nostro paese, l’anima, il luogo di aggregazione in cui, finalmente, anche le famiglie potranno sentirsi sicure, persino dopo il tramonto… per una città concretamente “vivibile”, sempre.
Maggiore illuminazione e videosorveglianza estesa saranno un’ulteriore passo verso la sicurezza, insieme a strisce pedonali rialzate per ridurre la velocità dei veicoli. Ancora, sono previsti lavori per la raccolta delle acque chiare su viale San Lorenzo e Via di Nuova California, le quali tendono a divenire tristi paesaggi lagunari alle prime piogge.
Work in progress per manto stradale e polo sanitario; attendiamo presto buone notizie. Un accenno è stato fatto anche alla volontà di riqualificare ad uso civico la “terra di nessuno” tra Ardea e Tor San Lorenzo, al degradante abbandono ormai dal 1923.
“Tor San Lorenzo non è un sobborgo,ma rappresenta il 50% del nostro territorio” ha concluso il sindaco. Ricordiamocelo.
Proseguono ad oltranza, intanto, le riunioni cittadine di queste sere, facendo sempre più proseliti e diventando motivo di confronto vero e di vivaci discussioni per chi questo territorio lo vive e lo ama ed e è pronto a lottare sempre, al di là della contingenza, simbolo il tricolore innalzato in piazza in nome della libertà. Aspettando il 27, data della prossima riunione tra sindaco e cittadini.
Discussioni costruttive, progetti concreti che , speriamo, porteranno a cose concrete, un sindaco che, tanto per cambiare un po’, rappresenti davvero i cittadini, tutto il resto è solo fumo.
Maria Virelli