Velletri. Una omissione di comunicazione di un conflitto di interessi tra la banca e alcuni clienti nell’erogazione di finanziamenti nel periodo tra il 2015 e il 2017. Arriva ora, il provvedimento di sequestro di 1,8 milioni di euro emesso dal GIP del tribunale di Velletri e portato a compimento dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Velletri. Il provvedimento è stato emanato nei confronti di un ex consigliere e del Presidente del collegio sindacale di un Istituto di credito del centro Italia. Sono questi gli indagati per omessa comunicazione del conflitto di interessi.
Indagini a Velletri
Le indagini si erano avviate a seguito dei rilievi mossi dalla Banca d’Italia all’esito di un’attività ispettiva
condotta, nel 2018, nei confronti del predetto istituto, che ha fatto emergere alcune anomalie. In base agli elementi successivamente raccolti dalle fiamme gialle, sono emersi indizi secondo i quali i due indagati, titolari di cariche anche all’interno di una società operante nel settore petrolifero, avrebbero omesso di comunicare agli organi della banca, nel periodo dal 2015 al 2017, l’esistenza di un conflitto di interessi nell’erogazione di finanziamenti a favore di imprese clienti della “loro” azienda.
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Le linee di credito aperte avrebbero, da un lato, favorito la predetta società petrolifera in quanto utilizzate dai
beneficiari dei finanziamenti per saldare debiti commerciali per circa 1,8 milioni di euro, dall’altro, avrebbero
provocato un “danno” all’istituto di credito, poiché, essendo state riclassificate in “inadempienze probabili”,
hanno peggiorato il portafoglio degli impieghi della banca.