Pendolari ammassati, navette sostitutive prese d’assalto, metro B interrotta e caos per i viaggiatori che utilizzano i mezzi di trasporto nella Capitale. O meglio, che questa mattina avrebbero voluto utilizzarli perché al momento è tutto ‘fermo’ e i fortunati che riescono a salire sui bus sono costretti a viaggiare in condizioni dove il distanziamento sociale, quello di cui tanto si parla per arginare la diffusione del virus, sembra non esistere. Immagini che indignano, ma che sembrano quasi ‘la normalità’, come se gli utenti fossero ormai abituati a strattonarsi o a fare i conti con ritardi, comunicazioni inesistenti e corse soppresse. Quando di normalità, in effetti, non dovrebbe esserci proprio nulla.
Roma, metro B interrotta: è caos sulle navette sostitutive
Nessun distanziamento, nessun controllo. Una gestione che sembra inesistente e un’odissea che i pendolari della Metro B stanno vivendo da questa mattina. Al dramma dell’uomo morto sui binari della stazione Circo Massimo, si aggiunge l’incubo dei viaggiatori con la tratta che è stata interrotta tra Castro Pretorio e la Basilica San Paolo. Un incubo che continua su quelle poche navette sostitutive messe a disposizione dall’azienda capitolina dei trasporti. Troppo poche per i pendolari, che viaggiano ammassati. Con mascherina sì, ma senza alcun distanziamento. E la domanda, a pochi giorni dall’entrata in vigore del Super Green Pass, sorge spontanea: la Capitale sarà pronta ai controlli? Quello che è certo è che di “rafforzato” per ora c’è solo il documento verde, perché i mezzi a disposizione restano quelli. Così come resta ‘inascoltata’ la rabbia dei pendolari.
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