Aumento pensioni. Nuovo anno, nuova vita. A partire dal primo gennaio del 2022, le pensioni degli italiani saranno riviste al rialzo per via del fenomeno dell’inflazione. L’aumento massimo sarà dell’1,7% e andrà a calare in base all’importo dovuto e corrisposto. Il cambiamento delle pensioni degli italiani non riguarderà, però, solamente le pensioni Inps dirette (cioè quelle di vecchiaia, anzianità, anticipata) ma anche altri tipi di assegni. In particolare, verrà messo mano anche alle pensioni di invalidità e di inabilità, l’assegno e la pensione sociale e le pensioni ai superstiti. Per farla breve, chiunque percepisce un qualche tipo di assegno pensionistico, vedrà un aumento, seppur minimo, dell’importo dovutogli.
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Aumento delle pensioni: gli importi in base al minimo
L’aumento massimo che le pensioni potranno raggiungere è dell’1,7%, e questo è dovuto al meccanismo di perequazione, che adatta le pensioni al tasso di inflazione. Tale aumento non sarà uguale per tutti, e dipenderà proprio dall’importo pensionato percepito calcolato sulla base dell’importo minimo Inps che corrisponde a di 515,58 euro. Per le pensioni fino ad un massimo di 3 volte il trattamento minimo Inps, l’aumento sarà del 100% sull’1,7% di aumento previsto (dunque le pensioni varano di fatto aumentate dell’1,7%). Per le pensioni che oscillano tra le 3 e le 5 volte il trattamento minimo, l’aumento sarà del 90% (pensioni aumentate del 1,53%), mentre per tutti le altre del 75% (1,275%).