E’ allarme per la variante Omicron. Il nuovo ceppo spaventa e non poco, anche perché, secondo l’amministratore delegato di Moderna, gli attuali vaccini sarebbero molto meno efficaci nei confronti di questo nuovo ceppo. Anche se non ci sono ancora certezze riguardo al fatto che la nuova variante sia più grave o più trasmissibile delle altre, i ricercatori sono già in allerta. Qualora fosse davvero così sarà necessario creare nuovi vaccini, ma per fare ciò ci vorranno mesi.
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In arrivo la quarta dose di Moderna
«Questa cosa non va bene» è il mantra degli scienziati che stanno studiando il nuovo ceppo. Per questo motivo l’amministratore delegato di Moderna, Stephane Bancel, parla di un calo di efficacia dei vaccini. Lo dice in un’intervista al Financial Times, affermando che il problema parrebbe legato all’elevato numero di mutazioni della variante Omicron. 32 delle 50 mutazioni, infatti, sono sulla proteina spike, che è proprio l’elemento su cui si concentrano gli attuali vaccini. Moderna sta già studiando una dose “booster” da 100 microgrammi, per «proteggere magari i soggetti ad alto rischio, gli immunodepressi, e gli anziani» afferma Bancel, continuando con lo spiegare che queste persone «potrebbero aver bisogno di una quarta dose.
La dose più elevata potrebbe arrivare rapidamente, ma ci vorranno mesi prima che il vaccino specifico per la variante Omicron venga distribuito in quantità rilevanti». L’amministratore delegato, comunque, spiega che sono in corso i test sulle nuove dosi in programma nelle prossime 2 settimane.
I dati dell’Ema: almeno 3-4 mesi per il nuovo vaccino
Secondo l’Ema ci vorranno almeno 3 o 4 mesi per l’approvazione di un eventuale nuovo vaccino. «Siamo preparati, sappiamo che i virus mutano e che a un certo punto ci sarà una mutazione che comporterà un cambiamento dell’approccio attuale. Per questa ragione, abbiamo approvato delle linee guida per le aziende farmaceutiche: non abbiamo dovuto ancora usarle, ed è per questo che non ci sono vaccini variati sul mercato finora». Tuttavia, qualora ce ne fosse bisogno, l’ente è pronto ad autorizzare i vaccini nel giro di 3 o 4 mesi. Così ha infatti specificato la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke. L’Ema ha anche affermato: «I vaccini attuali hanno dimostrato di essere efficaci contro le varianti in circolazione in Europa e non sappiamo se questo continuerà con la variante Omicron oppure no, ma dobbiamo assicurarci di capire se sarà necessario o no».
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Fiducia nei vaccini, si attendono i test entro due settimane
Pfizer si mostra fiduciosa verso gli attuali vaccini, e a tal proposito l’ex commissario della FDA, Scott Gottlieb, afferma che è presente: «Un ragionevole grado di fiducia nella protezione che l’attuale ciclo di vaccini può garantire con tre dosi». La necessità di un nuovo vaccino sarà esplicitata dalla neutralizzazione incrociata dei vaccini attuali, ed è un processo che ha bisogno di più o meno due settimane. Non rimane che restare in attesa e incrociare le dita, sperando in esiti positivi.