“Ispettò […] Nun so’ quante no’ fatte, ma ero caduto in un vortice, e quasi nu me dispiace che m’avete fermato. Anzi, ve dico grazie”. Quasi si commuove, uno dei due complici che formavano la coppia di rapinatori seriali che terrorizzavano, armati, farmacie e supermercati ad Ostia e dintorni arrestati ieri. L’uomo, A. Z., dopo il controllo effettuato dalla squadra Anticrimine del X Distretto di Ostia, ha chiamato l’ispettore per ringraziarlo, col cuore, di averlo salvato da un tremendo futuro.
Rapinatori seriali: la prassi di fuga
La coppia di rapinatori formata dai pluripregiudicati A. Z. e R. M. riusciva sempre a farla franca dopo ogni rapina. La prassi di A. Z. era cambiarsi alla svelta all’interno di un covo segreto per poi superare tranquillamente i controlli e le perquisizioni dei poliziotti. Ma quest’ultimi lo tenevano d’occhio ormai da mesi e lo avevano individuato come responsabile principale del dilagante fenomeno delle rapine seriali.
Rapinatori seriali: la perquisizione
Dopo esser stati arrestati, aver compreso che per loro non c’era via di scampo e una volta vistisi perduti, i due criminali hanno accompagnato gli investigatori nelle loro case. La squadra Anticrimine del X Distretto di Ostia ha effettuato la perquisizione per tutta la notte della giornata di ieri 26 Novembre 2o21. All’interno delle abitazioni sono stati ritrovati pezzi di indumenti simili a quelli utilizzati in alcune rapine, due panetti di hashish per oltre un etto totale.
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Rapinatori seriali: A. Z. ringrazia l’ispettore per averlo arrestato
A. Z. dopo aver compiuto nove rapine tra Ostia, Fiumicino e dintorni è stato arrestato dalla Polizia. Agli agenti ha spiegato, durante la perquisizione all’interno della propria abitazione, il motivo delle sue rapine, il motivo del suo aver così tanto bisogno di soldi urgenti: la droga. Infatti il rapinatore seriale ha ammesso di avere una pesante dipendenza dalla droga per la quale aveva bisogno di almeno 300 euro al giorno. Ai poliziotti A. Z. si è rivolto ringraziandoli per avergli permesso, arrestandolo, di uscire da quel tunnel fatto da droga e rapine apostrofandoli così: “Ispettò […] Nun so’ quante no’ fatte, ma ero caduto in un vortice, e quasi nu me dispiace che m’avete fermato. Anzi, ve dico grazie”.
Con gli agenti del X Distretto si sono congratulati il Questore di Roma e il dirigente nazionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (Siap) Francesco Paolo Russo: “La nostra Polizia non manca di stupirci, dimostrandosi sempre vigile e tempestiva nell’intervento. Ottimo il lavoro coordinato dal dirigente Mendolia e dal suo vicedirigente Petrucci”.