In base all’inappellabile sentenza definitiva del Consiglio di Stato, pubblicata il 18 ottobre, dalla stessa data tutte le misure di contenimento del rumore nell’aeroporto di Ciampino, previste dal decreto del ministro dell’ambiente numero 345 del 18 dicembre 2018, dovevano essere attive. Si tratta di: riduzione del numero dei voli low-cost da un massimo di 100 al giorno a un massimo di 65 al giorno, riduzione di voli privati e aerotaxi fino a un massimo di 61 al giorno, chiusura dell’aeroporto al volo notturno (tranne in casi eccezionali o di emergenza), sostituzione degli attuali velivoli, nel 50% dei voli, con altri di nuova generazione e più silenziosi; applicazione di nuove rotte di decollo più silenziose e che coinvolgano meno cittadini. Invece di rotte di decollo migliori e di aerei più silenziosi non c’è ancora traccia.
Ryanair: aerei nuovi ovunque tranne che a Ciampino
Ryanair ha dislocato gli aerei di nuova generazione negli aeroporti di Londra, Varsavia, Bergamo e Bologna ma non nell’aeroporto Pastine di Ciampino. A questo punto, come prevede il decreto del Ministero dell’Ambiente (al quale il Consiglio di Stato ha dato completa via libera), per garantire il contenimento del rumore entro i limiti di legge e tutelare la salute dei cittadini, l’unica strada è ridurre ulteriormente il numero dei voli. Cosa si aspetta?
Il Consiglio di Stato ha chiarito la necessità e urgenza di tutelare la salute dei cittadini, tanto da emettere una sentenza immediatamente esecutiva.
Come conseguenza, qualunque sia la ragione che impedisce di completare alcune delle misure previste, dovrebbe essere obbligo di Aeroporti di Roma e delle autorità aeronautiche, come prevede il decreto del Ministro dell’Ambiente, sostituire immediatamente, anche in via temporanea, le misure mancanti con una maggiore riduzione dei voli. Cosa si aspetta?