Il decreto è stato emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, dottoressa Laura Condemi, e riguarda anche due cittadini di Aprilia: M.G. anni 54 e R.G. anni 46, oltre ad un cittadino di Sezze, B.A., di 63 anni.
L’operazione di indagine, partita nel gennaio del 2013 a seguito di una denuncia di un direttore di banca, ha permesso di documentare che la banda avrebbe aperto oltre 20 conti correnti bancari in tutto il territorio nazionale usando documenti falsi e versandovi assegni bancari di provenienza illecita per circa 300.000 euro complessivi.
Complice nella banda sarebbe anche un dipendente dell’INAIL che forniva informazioni riservate, documenti d’identità falsi che venivano usati dagli indagati per vari motivi loschi e truffaldini.
Nel corso dei mesi, i militari sono riusciti a verificare che la brigata si sarebbe impossessata di assegni intestati a reali beneficiari, emessi dall’INAIL o da compagnie di telefonia, avrebbe falsificato i documenti intestandoli agli stessi destinatari dei conti correnti. Da qui alcuni soggetti, con sempre con documenti falsi, avrebbero aperto conti correnti sui quali venivano versati quegli assegni, mentre altri trasferivano il danaro dai predetti conti a carte prepagate a loro intestate.
Sembrerebbe poi che la banda abbia utilizzato nella falsificazione delle carte d’identità e dei certificati di attribuzione del numero di codice fiscale, falsi sigilli riportanti l’impronta del comune di Roma e dell’Agenzia delle entrate di Roma.
M.C.