Semplificazione amministrativa? Un sogno. Almeno ad Anzio, o quantomeno per il signor Parrinello, che da oltre due anni e mezzo sta combattendo per ottenere la la validazione del suo codice fiscale per il rilascio della carta d’identità elettronica (CIE). La prima richiesta inoltrata al Comune risale al 14 Marzo 2019. “Quel giorno – racconta l’uomo sono andato nell’ufficio preposto ma l’impiegata allo sportello del comune mi disse che avrei dovuto attendere almeno un anno senza fornire ulteriori spiegazioni”.
“In seguito – prosegue Parrinello – ho fatto altri tentativi, come può evincere anche dalle mia email del 19 Marzo 2021 indirizzata sia all’ufficio anagrafe che al dirigente responsabile dell’ufficio, senza però ricevere alcun cenno di riscontro”.
“Forse – ironizza, ma non troppo, il cittadino – la mancata risposta o la validazione non configura il reato di omissione di atti d’ufficio (L’omissione d’atto d’ufficio si configura invece a fronte di una mancata risposta, e non a fronte di un esplicito e diretto diniego. Questo reato è imputabile se, una volta trascorsi 30 giorni dalla richiesta, non si abbia ancora ottenuto alcuna risposta, né delle giustificazioni per il ritardo. Art. 328 codice penale) ma l’assurda difficoltà a trovare un interlocutore presso il comune di Anzio, al fine di trovare un chiarimento e la dovuta soluzione al mio problema, è causa di notevole disagio e di esasperazione. Ai numeri telefonici dell’anagrafe non risponde nessuno! E nessuno risponde alle email! Cosa deve fare un cittadino per mettersi in contatto per prendere un appuntamento?”
Il nuovo “flop”
Parrinello, che necessita della sua carta d’identità elettronica, in tutto questo tempo le ha provate tutte e sabato 20 novembre ha potuto finalmente accedere all’ufficio anagrafe grazie all’iniziativa del Sindaco con l’Open Day. “Ma, di nuovo, l’impiegata allo sportello ha confermato che la validazione del codice fiscale non è stata ancora effettuata e comunque mi ha assicurato che avrebbe segnalato il problema al dott. Droghini, il responsabile dell’ufficio, e che entro il giorno 22 novembre sarei stato contattato a conferma dell’avvenuta validazione. Poi avrei potuto accedere all’ufficio anagrafe senza appuntamento. Purtroppo non ho ricevuto nessuna chiamata. Tutto ciò è quanto meno avvilente”.
L’uomo è sconcertato, visto quanto tempo è passato dalla prima richiesta: ben 32 mesi. “Si era tenuto conto di eventuali anomalie con l’ANPR, tanto che era prevista la bonifica dei dati tra Comune e Ministero dell’Interno. Questo si può capire, ma dopo quasi tre anni è inaccettabile che tale bonifica non sia stata portata a termine. Un servizio creato per semplificare i servizi anagrafici… Io resto in attesa di un cortese interessamento e di una comunicazione telefonica da parte del responsabile dell’ufficio. Magari attraverso i giornali stavolta ci si riesce…”