Hanno affiancato un’auto, una Mercedes con a bordo quattro giovani (tra loro un minorenne di 14 anni), l’hanno bloccata sul ciglio destro della carreggiata con una manovra brusca e hanno aperto il fuoco. Con la vettura crivellata da colpi e con 5 bossoli ritrovati poi a terra dagli agenti di Polizia intervenuti sul posto. Questo accadeva il 23 ottobre scorso, intorno alle 22.30, nel quartiere Tor Bella Monaca. Ma questa mattina, a distanza di poche settimane, il personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti di Longo Pietro, classe ’94, gravemente indiziato del delitto di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di armi.
Sparatoria a Tor Bella Monaca: arrestato 27enne, chi è Pietro Longo
I fatti risalgono alla sera del 23 ottobre 2021 intorno alle ore 22.30 circa, quando su viale di Tor Bella Monaca una vettura di grossa cilindrata con a bordo due uomini ha bloccato sul ciglio destro della carreggiata con una brusca manovra una autovettura Mercedes, a bordo della quale viaggiavano quattro giovani tra i quali una minore di anni 14. Il conducente dell’autovettura è sceso dalla stessa e, unitamente ad un complice ancora in fase di identificazione, ha esploso ripetuti colpi di pistola all’indirizzo degli occupanti della Mercedes, che sono riusciti a sottrarsi al violento agguato solo grazie a una repentina manovra in retromarcia. Violento tentativo di schivare quei colpi al punto che la macchina è stata danneggiata, dove aver impattato con un palo della luce che si trovava lì.
Spari a Tor Bella Monaca: la fuga, l’identificazione e l’arresto
A seguito del tentativo di fuga e nonostante la presenza di numerose auto che transitavano in quel momento sulla carreggiata, le vittime sono state inseguite a piedi dagli aggressori con l’intento di ucciderli. I colpi di pistola esplosi hanno colpito il parabrezza e si sono conficcati nell’abitacolo, raggiungendo anche il poggiatesta del sedile anteriore lato passeggero, il cui occupante non è stato attinto solo perché ha fatto in tempo a piegarsi verso il basso. Subito dopo gli aggressori si sono allontanati dal luogo dell’agguato facendo perdere le proprie tracce.
L’arresto di Pietro Longo
L’intervento del personale della Squadra Mobile ha permesso di identificare -grazie alla complessa attività investigativa avviata nell’immediatezza- il soggetto gravemente indiziato di essere l’autore dell’aggressione armata in Longo Pietro, personaggio di elevato spessore criminale appartenente alla famiglia LONGO, nota per essere a capo di una delle più importanti piazze di spaccio di via dell’Archeologia, il cui promotore LONGO David – fratello maggiore di Pietro – era stato arrestato pochi mesi prima (sempre dalla Squadra Mobile di Roma) per il tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso di MONTEREALE Giovanni e poi raggiunto – lo scorso mese di aprile – da un’ulteriore ordinanza di custodia in carcere unitamente ad altri 50 indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, armi e sequestro di persona a scopo di estorsione.
L’arresto di Longo Pietro si inserisce nella più ampia azione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e della Squadra Mobile tesa a disarticolare i sodalizi operanti nel quartiere di Tor Bella Monaca, caratterizzato dalla crescente conflittualità tra più gruppi criminali connessa al predominio sulle piazze di spaccio della zona, nel contesto della quale si sono registrati numerose aggressioni anche mediante l’utilizzo di armi. Anche l’azione violenta oggetto di indagine deve infatti intendersi come diretta ad affrancare il proprio potere in una zona contraddistinta da alta densità criminale.