Buone notizie in arrivo per l’Italia: ancora nessuna Regione in zona gialla dalla prossima settimana. Lo annuncia il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Più di una Regione era a rischio di cambiare colore, tuttavia così ha commentato a Un Giorno da pecora il sottosegretario: «Dai dati al momento la situazione è sotto controllo, non ci dovrebbero esser cambiamenti», ha poi continuato: «Quelle più a rischio? Ci sono alcune regioni, come il Friuli, il Veneto, le Marche vanno un po’ attenzionate”. Lui stesso, in seguito, ricorda che le zone gialle, tuttavia di diverso hanno solo l’obbligo della mascherina all’aperto.
No-vax: restrizioni in arrivo?
L’Austria ha fatto partire un lockdown per chi non è vaccinato. In Italia non è stata fatta ancora nessuna restrizione per i no-vax, tuttavia si ragiona se, effettivamente, agire in modo mirato in questo senso. E Andrea Costa appare in accordo con l’idea, condivisa da diversi governatori, di effettuare restrizione mirate per chi non è vaccinato.
Le parole del sottosegretario
«Qualora ci dovesse esser il cambio di un colore, e qualche Regione dovesse diventare arancione, dato che questo colore prevede anche misure come la chiusura dei ristoranti alla sera, credo che tutto sommato vada valutato tenere aperte le attività solo per chi si è vaccinato», ha affermato, «Non possiamo permettere che una minoranza in qualche modo ostacoli il percorso di tutto il Paese», sottolinea in seguito. «Sono per dare l’opportunità per quanto riguarda i luoghi di lavoro, i beni e bisogni primari, per quelle attività che non sono indispensabili per la vita quotidiana, a mio avviso, se si passasse in zona arancione sarebbe giusto fare una riflessione sul dare la possibilità a chi si è vaccinato di vivere una vita normale».
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Il problema degli stadi
I luoghi ludico-ricreativi sono al centro delle riflessioni, infatti il sottosegretario spende alcune parole anche a proposito del problema della capienza degli stadi: «Non possiamo permetterci di vedere tifosi allo stadio senza mascherina, dobbiamo mantenere gli standard di sicurezza, rispettare le regole, serve maggiore responsabilità da parte di tutti e maggiori controlli», e poi: «L’aumento della capienza al 100%? Al momento è una valutazione che va rimandata visto l’aumento dei contagi». Insomma, non si possono fare progetti a lungo termine ma «valutare di settimana in settimana».
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