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Report, anticipazioni puntata 15 novembre 2021: inchieste di stasera in tv, le news

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Torna l’appuntamento del lunedì sera di Rai 3 con Report, il programma di approfondimento e inchieste condotto dal giornalista Sigfrido Ranucci. 

Report, anticipazioni puntata 15 novembre 2021: le inchieste di stasera

La prima inchiesta firmata da Bernardo Iovene con la collaborazione di Greta Orsi e Alessandra Borella è ‘Monoculture o biodiversità’: nella zona del viterbese, tra Nepi e il lago di Vico, il 90% del patrimonio arboreo è costituito da nocciole, serbatoio italiano dei produttori di nocciolato spalmabile. Ormai è una monocultura, ma i noccioleti hanno bisogno di tanta acqua e i trattamenti creano problemi agli abitanti e al lago di Vico: alcuni sindaci hanno emanato ordinanze di divieto di glifosato e altri fitofarmaci e sono entrati in conflitto con i produttori che hanno fatto ricorso. Nella zona, il dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio segnala un rischio maggiore di tumori e l’istituto superiore della Sanità ha rilevato nel lago livelli di composti inorganici di fosforo usato nei fertilizzati. 

La seconda inchiesta della serata è ‘Operazione datteri’ di Emanuele Bellano con la collaborazione di Greta Orsi. Dopo un’indagine durata oltre 3 anni, la procura di Torre Annunziata ha arrestato 18 persone e denunciato proprietari di pescherie, ristoranti e centri di distribuzione ittica in tutta Italia con l’accusa di disastro ambientale, ricettazione e associazione per delinquere, reati commessi in relazione alla pesca illegale dei datteri di mare. Report mostrerà dei servizi inediti, filmati esclusivi e intercettazioni telefoniche. 

Report puntata lunedì 15 novembre 2021: anticipazioni inchieste di stasera

La terza inchiesta di Lucina Paternesi ha come titolo ‘Incapacity market’: la conferenza sul clima di Glasgow ha ribadito l’urgenza di limitare il riscaldamento globale, porre fine ai finanziamenti ai combustibili fossili e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. La transizione ecologica non si può rimandare, ma nei fatti resta morta e l’Italia si appresta a entrare nel vivo del capacity market. Per evitare il rischio di nuovi blackout e per cercare di mantenere costante il prezzo dell’energia, finanzieremo nuove centrali a gas per i prossimi 30 anni. 

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