Drammatica notizia proveniente dalla sanità: scoperta una nuova malattia che colpisce i bambini. Si chiama Mis-C, Sindrome multi-infiammatoria sistematica del bambino, ed è un’infiammazione scatenata dal COVID-19. Attualmente sono in corso degli studi presso le Università di Padova e Verona.
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Cos’è la Mis-C e i suoi sintomi
La Sindrome multi-infiammatoria sintetica del bambino, nota anche come Mis-C, è una nuova malattia scoperta tra aprile e maggio 2020. Si tratta di un’infiammazione contemporanea di diversi organi, dal cuore agli occhi. E’ stata registrata tra i giovanissimi di età compresa tra i 3 mesi e i 21 anni, possiede sintomi di vario tipo ma, soprattutto, dato più allarmante, le conseguenze possono essere anche gravi. L’unico elemento che un po’ conforta è il fatto che la malattia sia rara (in Veneto è stata registrata a un bambino su 1000). Questo però non deve far abbassare la guardia. Pare che la malattia abbia la tendenza a manifestarsi tra le 4 e le 6 settimane dopo l’esposizione al virus. Per evitare complicazioni aggiuntive appare molto importante intervenire alla comparsa dei primi sintomi, che sono: occhi arrossati, sfoghi ed eruzioni cutanee, dolori addominali, problemi gastro-intestinali, nausea e vomito, diarrea, spossatezza e febbre. In seguito si manifestano quelli più gravi come l’infiammazione di vari organi, in particolare il cuore.
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Le conseguenze della malattia
Tante le conseguenze che possono essere riportate sui piccoli pazienti, in particolare quelle che destano maggiore preoccupazione sono relative ai problemi cardiovascolari. Dagli studi delle Università di Padova e Verona, l’80% dei bambini ricoverati nella regione ha presentato problematiche quali disfunzioni valvolari, miocardite, aneurismi coronarici e aritmie. Inoltre può anche presentare delle conseguenze a livello neurologico. Infine, questi effetti possono proseguire anche per lungo tempo dopo le dimissioni.
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Lo studio nelle Università di Padova e Verona
Per prima cosa è importante segnalare che attualmente già esistono farmaci per curare la Mis-C. In ogni caso, le Università di Padova e Verona stanno continuando gli studi per trovare soluzioni ancor migliori. A dirigere la ricerca è il dottor Francesco Zulian, Responsabile del centro regionale specializzato di Reumatologia Pediatrica. E’ emerso dagli studi che i soggetti maggiormente a rischio siano i bambini dai 3 mesi in su e tutti i giovani al di sotto dei 21 anni. In particolar modo, sono più a rischio i maschi. Nonostante il fatto che la sindrome si manifesti con picchi circa 2 mesi dopo le ondate del COVID, la malattia è stata scoperta solo di recente poiché aveva molto in comune con un’altra patologia rara: la Sindrome di Kawasaki. Entrambe, infatti, sono caratterizza da un’alterazione dei vasi sanguigni e questo ha portato inizialmente a confonderle. Gli studi hanno però manifestato una differenza nei mediatori immunitari (molecole coinvolte nell’infiammazione).
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