Appare preoccupante la situazione dei contagi del coronavirus in tutta Italia. Il governo sta vagliando una serie di contromisure per evitare il dilagare della quarta ondata di COVID-19, la stessa che sta già piegando altri Paesi europei. Potenziamento terze dosi, zone rosse mirate, vaccino per i bambini e una modifica al Green Pass: queste le idee sul tavolo dell’esecutivo, nella speranza di rallentare la diffusione del virus, soprattutto con l’avvicinarsi delle feste natalizie.
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Green pass a 2 velocità: stop al certificato temporaneo
Si sta valutando l’ipotesi di modificare il Green Pass in modo che sia rilasciato solo a chi è vaccinato o al superamento dell’infezione. Niente più certificato temporaneo, quindi, rilasciato con il tampone rapido antigenico. Questo, almeno, per tutte quelle attività non legate al lavoro. Fin dalla sua comparsa, il Green Pass ha fatto molto discutere. Attualmente la certificazione viene rilasciata tramite 2 modalità: a chi si vaccina e a chi esegue un tampone rapido. Nel secondo caso si tratta di un Green Pass temporaneo, ma che permette a tutti coloro che non si vaccinano non solo di poter entrare in ristoranti, cinema e altri luoghi ricreativi, ma anche di andare al lavoro. L’idea al vaglio prevede la possibilità, quindi, di eliminare il certificato della durata di 48 ore rilasciato a seguito del tampone, almeno per quanto riguarda i ristoranti e le altre attività ludiche. Resterebbe inalterata la situazione, invece, per potersi recare al lavoro.
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Zone rosse mirate, vaccini per bambini e potenziamento terza dose: tutte le proposte del governo
Il governo sta vagliando altre possibilità oltre alla modifica al Green Pass. Nello specifico si starebbe valutando la creazione di zone rosse mirate, almeno per evitare il blocco a tutto il Paese come accaduto negli anni precedenti. Si insiste anche sul raccomandare il vaccino ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Non è obbligatorio e occorre aspettare il consenso delle agenzie regolatorie italiana ed europea. Gli scienziati sottolineano quanto i giovanissimi siano a rischio, in quanto gravi complicanze sarebbero state registrate anche nella fascia al di sotto dei 12 anni. Il presidente dell’Iss, Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha sottolineato il fatto la diffusione del virus, in età pediatrica, è aumentata. Infine, tra le proposte del governo, si prevede anche l’estensione a tutti della terza. Il ministro della Salute Roberto Speranza dichiara che si sta decidendo l’obbligatorietà della terza dose per medici e infermieri.
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