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Mac ricondizionati, ecco come avviene il processo di ricondizionamento

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Alzi la mano chi, nel corso degli ultimi tempi, non ha sentito parlare almeno una volta di prodotti ricondizionati. Si tratta di uno dei trend più interessanti che stanno emergendo nel campo dell’informatica, supportato da un gran numero di motivazioni.

In tal senso, i prodotti digitali che vengono ricercati maggiormente corrispondono ai macintosh ricondizionati, che si caratterizzano per garantire un gran numero di vantaggi in confronto all’acquisto di prodotti nuovi di zecca. In primo luogo, l’aspetto conveniente è legato al prezzo: è chiaro che i prodotti ricondizionati costano di meno e, in alcuni casi, si possono risparmiare anche diverse centinaia di euro sul prezzo finale. Non solo, visto che c’è da considerare anche il vantaggio legato all’impatto ambientale, visto che si evita lo smaltimento di una serie di rifiuti speciali.

Le prime fasi del ricondizionamento

Sono sostanzialmente cinque le fasi che caratterizzano, nella maggior parte dei casi, un processo di ricondizionamento dei prodotti del colosso di Cupertino. La prima fase è quella che prevede di focalizzarsi sul controllo dei componenti esterni.

In questa prima parte del processo, ecco che si va a verificare lo stato di tutte quelle componenti principali del Mac. Si tratta, scendendo un po’ di più nello specifico, del top case, del vetro, del mouse, della tastiera e del trackpad. Al tempo stesso, in questa fase avviene anche la verifica del funzionamento corretto delle uscite jack audio, così come del microfono, del sensore che va a regolare la luminosità e degli altoparlanti.

Se la prima fase è comunque piuttosto sommaria, già nel corso della seconda fase si passa ad un’analisi decisamente più approfondita. Infatti, si prevede lo svolgimento di test sia dal punto di vista hardware che software. Infatti, ad essere oggetto di appositi controlli sono l’alimentatore, ma anche le uscite USB. Non solo, dal momento che ci si focalizza anche, in riferimento in modo particolare ai pc portatili del colosso di Cupertino, che la batteria si trovi in condizioni ottimali. In caso contrario, ecco che si procede con la sostituzione con una nuova batteria, in maniera tale da dare un prodotto ancora più prestazionale al cliente.

La seconda parte del processo di ricondizionamento

Si continua con la terza fase che, nella maggior parte dei casi, corrisponde al processo di rigenerazione. Ebbene, in poche parole, il pc Mac è oggetto di una vera e propria rigenerazione, visto che si provvede alla sostituzione di tutti quei componenti nell’eventualità che abbiano subito dei danni o che siano stati oggetto dell’usura.

In entrambi i casi, di solito, tali situazioni vengono individuate e acclarate già nel corso della seconda fase di verifica. Successivamente, se si dovesse rendere necessario, ecco che si va a sostituire pure la batteria, che subisce un test apposito mediante una sorta di ciclo di carica-scarica, andando a controllare che non ci siano eventualmente dei difetti dal punto di vista della conformità a determinati standard di qualità.

La quarta fase è quella legata al controllo di funzionamento. Ebbene, in poche parole, vengono portati a termine ulteriori controlli e test sempre in ambito hardware e software. Da notare come il pc debba essere oggetto di un’altra verifica integrale. In questo modo c’è una sorta di seconda garanzia che siano del tutto assenti dei difetti che non sono stati individuati, per i più svariati motivi, nel corso delle fasi precedenti.

Infine, ecco che il processo di ricondizionamento va a terminare con quella che è chiamata la fase di pulizia e di igienizzazione. In poche parole, i tecnici vanno a igienizzare le principali componenti del pc Mac usando dei prodotti appositi. In questo modo, vengono puliti anche tutti i vari accessori correlati al Mac.

 

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