Si è svolta il 25 gennaio la XXIII edizione del Mare d’Inverno: altissima l’adesione dei cittadini di Pomezia e Torvaianica, che sono accorsi per ripulire la spiaggia dai rifiuti, censirli e denunciare lo stato di degrado, di erosione e di sfruttamento insostenibile soprattutto dell’aerea delle dune di Campo Ascolano. “Non occorre neanche più organizzare – spiegano i volontari di Fare Verde – basta lanciare una voce e tutto si organizza quasi in automatico senza accordi particolari. Ormai è una tradizione della città. Quest’anno si è voluto sperimentalmente aggiungere, al solito presidio di Campo Ascolano, una passeggiata escursiva che si è rivelata molto interessante ed istruttiva. Sono stati presentati ai cittadini, durante il cammino, tutti gli aspetti negativi e positivi della costa su cui vivono. Si son viste le bellezze naturali, gli interventi di ripiantumazione effettuati negli anni dall’associazione, si sono censiti le tipologie di rifiuti, per lo più provenienti dal mare, anche segnalati da cittadini che a gruppi hanno voluto pulire il tratto di spiaggia a loro più caro. Tutto il percorso è stato fotografato per trarne una relazione che faccia emergere le brutture e le pericolosità presenti che vanno eliminate per ridare alla costa un aspetto piacevole, meno pericoloso e naturale”.
“Sul presidio di Campo Ascolano – hanno proseguito i volontari – quest’anno sono confluiti diversi giovani e questa è una bella notizia e si è dato luogo alla tradizionale caccia al rifiuto, visto che qui non mancano mai! In questo tratto i rifiuti per lo più provengo dalla terra, visto lo stato di anarchia e “illegalità nota” che vige quel tratto di spiaggia nonostante le nostre decennali denunce. Zona di spaccio di droga, di accampamento sulle dune, di parcheggiatori abusivi che rendono quel tratto una zona fuori controllo del Comune di appartenenza, diremmo un vero e proprio Stato indipendente con regole proprie, anche in pieno inverno. La piacevole ma fresca giornata ha permesso al nuovo comitato di Campo Ascolano di fare gli onori di casa e quindi di attrezzare per i cittadini ospiti un posto di ristoro attrezzatissimo in pieno stile di decrescita felice. La loro ospitalità gratuita è stata ripagata non in moneta ma con una opera di pulizia e convivialità che pensiamo sia piaciuta sia a loro, che hanno lavorato per tutto questo, sia ai cittadini che hanno trovato questa gradita sorpresa utile per reintegrare le energie spese per la pulizia e per rimanere qualche ora in più in spiaggia”.
Presenti all’evento un centinaio di cittadini e associazioni tra cui Surfrider Foundation Europe gruppo di Roma, Viviamo Pomezia, Tyrrhenum, Libera presidio Rosario Livatino di Pomezia, Nuovo Comitato Campo Ascolano, Comitato Nuova Lavinium, Coordinamento comitati di quartiere Pomezia, Insieme per Campo Ascolano, Comitato del Litorale di Torvajanica, Latium Vetus, La Casa dell’Albero. Hanno dato inoltre la propria collaborazione sul resto del litorale la Lega Navale di Pomezia e gli operatori balneari Carbonetti e Surf Music. L’AST Torvajanica ha installato ed offerto sulla spiaggia in centro una postazione di ristoro ed ha presidiato un punto di raccolta rifiuti.
Raccolti all’incirca in totale sulla costa: 10 sacchi di bottiglie di vetro, 24 buste di plastica, 1 busta di polistirolo, 3 gomme, 10 ombrelloni, 2 frigoriferi, 1 confezione di razzi artificiali esplosi, 1 bici, 2 sdraio, 1 tavolino di plastica, 2 materassi, 1 busta flaconi vari, 1 bombola gas, 2 fusti di plastica, una bottiglia piena di cotton fioc, 1 batteria auto, 2 valige, 20 sacchi di indifferenziata, 2 buste di metallo e lattine ed infine sono stati trovati in due punti degli accumuli di materiale calcareo derivato probabilmente da detersivo. Quest’ultima sostanza dannosa per il mare, è stata segnalata al Comune affinché possa indagare e fare opportune analisi per capirne la provenienza.
“I dati totali sono stati inviati alla nostra associazione nazionale – hanno concluso i volontari di Fare Verde – che ha tirato le somme di tutte le pulizie locali per fornire una stima della tipologia di rifiuti presenti sulle spiagge italiane e li ha pubblicati con un opportuno comunicato stampa anche sul sito nazionale www.fareverde.it. Sotto l’aspetto sociale si è trattato di un bella giornata. Meno bella sotto l’aspetto dei rifiuti che invadono la nostra vita e la nostra salute, il degrado delle dune che non viene ancora arrestato ed i tratti di litorale invasi da edifici pericolanti e orrendi che continuiamo a denunciare e che non ci stancheremo mai di segnalare”.