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ELEZIONI: IL PD SI PREPARA
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Il nuovo Segretario Comunale del PD, Angelo Zanecchia, non perde tempo, e cerca subito di dare un corso diverso alla gestione del suo partito. Lo fa convocando la stampa, cosa mai successa nel passato, per illustrare le linee guida che il PD vuole seguire nel prossimo futuro. “Il congresso dei Circoli di Pomezia e Torvaianica – ha spiegato Zanecchia – si è posto, dopo un confronto serio, rigoroso e costruttivo sviluppatosi in un clima di ritrovata unità, l’obiettivo di rafforzare e rilanciare l’azione politica del partito e renderla sempre più al servizio del cittadino”. Il tema della partecipazione e della trasparenza è stato l’argomento principale, forse anche per le passate accuse di mancato confronto tra il partito, l’amministrazione ed i cittadini. “Riteniamo fondamentale proseguire nella strada del cambiamento – hanno affermato i vertici del PD comunale – confermando la fiducia nei confronti del Sindaco e degli amministratori per il lavoro svolto. La nostra città, guidata dal centrosinistra, sta rinascendo sotto molti aspetti: è da evidenziare la ritrovata consapevolezza e la maturazione della nostra classe politica che cerca di tornare in sintonia con i cittadini, perseguendo il bene comune, promuovendo il senso di responsabilità di chi è chiamato ad amministrare senza infingimenti ed a testa alta la cosa pubblica”.\n\nA questo punto la domanda sorge spontanea: quindi non metterete nelle vostre liste i politici che hanno procedimenti penali in corso o pregressi, i personaggi coinvolti nella Tangentopoli pometina e non assolti per non aver commesso il fatto, le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di sostanze stupefacenti o chi per questi cinque anni ha pensato solo ai fatti propri? Insomma, il PD non accetterà che alla guida di Pomezia possano esserci persone che in passato hanno pensato più al bene personale che a quello della città, dimostrando di non avere quella trasparenza amministrativa che viene tanto sbandierata?\n\n“Al momento di stilare le liste elettorali ci baseremo su quello che prevede il codice etico del Partito Democratico”, è stata la laconica risposta del Segretario. Peccato che tale affermazione non dia né rassicurazioni né indicazioni certe. Anzi, si tenta di cambiare discorso parlando di quanto fatto da questa amministrazione e di quanto si farà ancora se alla guida ci sarà ancora il centrosinistra. Ma il programma illustrato – che vede peraltro focalizzare i reali problemi della città – fa infuriare Antonio Sessa, giornalista ed esperto conoscitore del territorio. “Dov’è l’innovazione? Questo programma, salvo qualche parola cambiata ad arte, è lo stesso che ho stilato io vent’anni fa con l’allora candidato a Sindaco Giancarlo Tassile. Programma che poi fu ripreso da Capriotti, Aureli e Zappalà. Se dopo vent’anni si parla ancora delle stesse identiche cose significa che qualcosa non va. Perché i partiti non si affidano a persone esperte nei vari campi, che abbiano le giuste competenze per dare soluzioni ai problemi reali?”. E’ quello che si chiedono anche i cittadini, al di là delle colorazioni politiche. Bisogna ammettere che, da parte sua, Zanecchia sta cercando di improntare un nuovo corso. “Il partito deve essere vicino all’amministrazione e gli amministrazioni vicini al partito. Ed il partito deve essere aperto a tutti i cittadini, alle associazioni, ai confronti. Solo così possiamo migliorare e riacquistare fiducia e credibilità. Questo dovrà valere sia in caso di vittoria che di sconfitta alle elezioni”. Il segretario conclude affermando che la “nuova era” dovrà partire dalla salvaguardia dei posti di lavoro. Da ex sindacalista, conosce bene l’argomento. “Dobbiamo puntare al rilancio occupazionale convincendo gli imprenditori ad investire sul nostro territorio, creando nuova occupazione e di conseguenza una maggiore ricchezza economica dell’intero tessuto sociale”. Ma per convincere gli imprenditori, oltre a qualche incentivo fiscale, forse bisognerebbe garantire anche i servizi, a partire da quelli legati alla mobilità…