Con la somministrazione della terza dose si iniziano a raccogliere dati sugli effetti collaterali. Per ora la dose ‘booster’ con Moderna e Pfizer è offerta in via prioritaria a immunodepressi, come chiarisce nel comunicato il Comitato Tecnico Scientifico. così come a trapiantati, iperfragili, over-80, residenti delle Rsa, personale sanitario, e fragili over 60. Secondo quanto già accade per la terza dose di Pfizer. Ma diventa sempre più concreta l’ipotesi di offrire a tutta la popolazione over 18 la terza dose di vaccino anti Covid, una volta immunizzati i più fragili.
Effetti collaterali terza dose, i più comuni
Gli ultimi dati a disposizione sugli effetti collaterali più comuni dopo la terza dose li ha diffusi il Ministero della Salute israeliano il primo ottobre. Sono stati riscontrati in una piccola percentuale (3 milioni e 200mila immunizzati) di adulti over 60:
- la spossatezza generale (riscontrata in 86,6 persone per milione contro 271,8 e 251,1 per milione rispettivamente dopo la seconda e la prima dose);
- dolore nella zona di iniezione (che ha riguardato 42,7 persone per milione nella terza dose, contro 222,9 e 514,3 nella seconda e prima).
Gli effetti collaterali gravi
Gli effetti collaterali gravi, ma rari, si sono verificati in 19 soggetti. “Gli effetti collaterali dopo la terza dose – si legge nelle Faq pubblicate sul sito del Ministero della Sanità israeliano – sono stati riscontrati in una piccola percentuale di adulti dai 60 anni in su e sono coerenti con quelli osservati dopo le prime due dosi o altri vaccini”. Non ci sono ancora dati disponibili sul rischio di miocarditi e pericarditi legate alla terza dose di vaccino anti-Covid, anche perché al momento il richiamo è stato offerto solo alle fasce di età più elevate, mentre, come sappiamo, i problemi cardiaci post-vaccino (molto rari) sono stati osservati principalmente negli uomini più giovani ed entro 14 giorni dall’iniezione. I disturbi meno comuni e più gravi riscontrati sono:
- mal di testa
- febbre
- brividi
- dolore muscolare