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Roma, abbandonate dalla madre e adottate da due famiglie diverse: aiutiamo Patrizia a ritrovare sua sorella Antonella

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Le è stata tolta la persona, forse, più importante della sua vita. Un’amica, una complice, una confidente vera e sincera, una spalla su cui appoggiarsi perché avere una sorella è un po’ come avere un prolungamento di se stessi. Due persone diverse, un legame indissolubile che dovrebbe andare oltre. Un amore incondizionato, lo stesso che prova Patrizia proprio nei confronti di sua sorella Antonella, che ormai non vede da anni. E non di certo per colpa loro, per problemi che spesso (e purtroppo) invadono e scavalcano un rapporto che dovrebbe essere puro, senza sovrastrutture. Patrizia non vede più Antonella perché sono state adottate da due famiglie diverse quando erano molto piccole e ora, nonostante sia passato del tempo, la donna ha un solo desiderio: riabbracciare la sorella. E in una realtà sempre più virtuale, spesso i social aiutano a mettere in moto una macchina della solidarietà, tra condivisioni e commenti. Social a cui anche Patrizia si è rivolta per rintracciare Antonella, per recuperare tutto il tempo perso ora che sono adulte e che hanno tanto da raccontarsi.

Roma, Patrizia cerca sua sorella Antonella: l’appello

‘Mi chiamo Patrizia, sono stata adottata nel 1969 a Roma. Sono nata a Roma il 4 settembre del 1965, sono stata pochi anni a San Basilio. Cerco mia sorella, nata credo nel 1964 (non so la data esatta). Siamo state abbandonate da nostra madre che lei aveva credo 2 anni, io uno circa” – inizia così il post pubblicato sulla pagina Facebook ‘Ti Cerco. Appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari’. Due sorelle separate quando erano ancora piccolissime, quando i ricordi sono ancora poco nitidi: ‘Siamo state per tre anni nello stesso orfanotrofio, che ora non c’è più, a Viale di Tor Marancia, vicino alla chiesa Nostra Signora di Lourdes’. Poi l’adozione. ‘Siamo state adottate tutte e due, ma da famiglie diverse. La sua abitava a Roma come la mia, ci siamo anche frequentante, ma poi la paura di scoprire che non eravamo figlie loro ha fatto sì che i nostri genitori decidessero di non vedersi più. Non so se si siano trasferiti in Sicilia. Mia sorella si chiama Antonella, vecchio cognome Di Battista. Noi eravamo in 7, tra fratelli e sorelle. Vorrei ritrovarla, grazie a chi potrà aiutarmi’. 

La speranza di Patrizia è quella di poter rivedere sua sorella. Due donne ormai adulte, forse con una bella famiglia, una carriera alle spalle, ma con un ‘pezzo’ mancante. E i tasselli del puzzle sono ancora tutti lì da riordinare, perché gli anni (e non pochi) sono trascorsi, ma il ricordo di quella sorella piccola da proteggere è ancora vivo in Patrizia, che vorrebbe solo prenderla di nuovo per mano. 

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