Giovedì 22 gennaio 2015 presso la sede Italiana del Parlamento Europeo alla presenza dei massimi esperti del settore, l’associazione Nonne Nonni Penalizzati dalle Separazioni Onlus (affiliata Adiantum) ha organizzato un interessante convegno sul tema delle Sottrazioni iinternazionali di minori centrando l’attenzione sull’importanza del ruolo affettivo dei nonni nella vita dei nipoti, dei genitori che ne subiscono la sottrazione e delle leggi che ne dovrebbero garantire la tutela.
Al dibattito si sono alternati gli interventi degli esperti, tra questi l’Onorevole Roberta Angelilli, che si occupa attivamente del dibattito legislativo a riguardo e ha lanciato una campagna europea contro la sottrazione dei minori, il neuropsichiatra – criminologo, Prof. Matteo Villanova ed il Prof. Giacomo Rotoli, Presidente Adiantum che nel suo intervento ha ribadito che: “Adiantum continuerà a lavorare sul grave problema delle sottrazioni internazionali di minori anche in quanto estremizzazione dell’idea che un minore può essere strappato ad affetti e ambiente senza che ne risenta psicologicamente come avviene anche in molti casi tra genitori italiani. E’ necessario cambiare la mentalità applicata dai giudici in Italia e all’estero che l’interesse dei minori si riduca ad avere un’unica casa ed un’unica cameretta e spesso un solo genitore”. Il Presidente ha aggiunto che: “L’interesse del minore non sono cose, ma i suoi affetti, come ha ribadito anche la CEDU nella recente sentenza sui nonni, tanto più egli ne ha tanto più egli crescerà bene e con modelli di riferimento positiv”. “Adiantum si batterà per rafforzare la mediazione familiare anche a livello europeo“ conclude Giacomo Rotoli “e cercherà in tutti i modi di contribuire alla revisione dei regolamenti UE introducendo l’Unità di Intervento (UDI), già proposta a Strasburgo, per l’esecuzione dei rimpatrii e l’attuazione del diritto di visita. Inoltre riteniamo necessario che in Italia si riapra la discussione sulle proposte Frattini (procura minorile per le sottrazioni internazioneli, task force per coordinare il lavoro dei ministeri, rafforzamento dell’autorità centrale) e sulla cancellazione dell’art. 574 bis cp e l’introduzione del reato di “rapimento di persone incapaci” (proposta del ddl del senatore Cardiello)”.
Presente al convegno anche Marco Di Marco, delegato ADIANTUM per le sottrazioni internazionali: “La convenzione dell’Aja del 1980 sulle sottrazioni internazionali di minori e il regolamento CE 2201/2003 (c.d. Bruxelles II bis) sono un totale fallimento, e la cosa è confermata dalle numerose vittime che non hanno ricevuto alcuna giustizia. Ad esempio, nel 2012 i casi di rapimenti con la Slovacchia dall’Italia erano 13, e quindi “sistematici”. “In questo paese persino la funzionaria Andrea Cisarova, responsabile delle autorità centrali slovacche, ha un conflitto d’interessi visto che fino a poco prima è stata il legale delle madri slovacche che hanno sottratto figli (tra cui il famoso caso di Zuzanna Hartlova, dal quale è scaturita la prima condanna da parte della CEDU contro la Slovacchia per rimpatrio non avvenuto”. “ll rimpatrio di un minore italiano dall’estero, secondo la convenzione dell’Aja del 1980, dipende dal giudice di quel paese, e oggi conta una percentuale di successo solo del 10 %. Una delle soluzioni potrebbe essere quello della procura di Vicenza, che in questi casi usa l’art. 605 c.p. (sequestro di persona), e non l’inutile art. 574 c.p. (sottrazione di minore incapace) ed emette subito un mandato di cattura europeo, con successiva rogatoria internazionale che autorizza l’ufficiale giudiziale italiano a fare le indagini congiunte con l’Interpol straniera dov’è avvenuto il rapimento.”
Durante il convegno si sono anche elencate altre soluzioni, come quella di creare nuovamente la stessa “task force” ideata dall’allora ministro degli esteri Franco Frattini, oppure un programma di attività politico-amministrative in diversi punti, quali: 1) supporto alla proposta di legge 611 del senatore Franco Cardiello (abrogazione del 574 bis reato di sottrazione internazionale di minori ed introduzione del 605 bis c.p. reato di sottrazione d’incapace); 2) automatizzazione del divieto d’espatrio (con prole al seguito) in caso di separazione dal coniuge straniero, oppure l’applicazione dell’art.97 Schengen (ovvero, se il minore viene intercettato nell’area Schengen questo può essere fermato e prelevato dal genitore a cui è stato sottratto); 3) istituzione della procura nazionale per la sottrazione internazionale di minori a costo 0 , ideata e proposta dall’allora ministro degli esteri on.Franco Frattini ; 4) istituzione di un organismo europeo specializzato che possa seguire ed intervenire, con specifichi poteri e forze di polizia, in ciascun caso di sottrazione internazionale, decidendo autonomamente dall’inizio (rapimento) alla fine (esecuzione del rimpatrio).
Maria Bisegna, Presidente dell’A.No.P.S. Onlus promotrice, ha ricordato come sia importante per un bambino conoscere le proprie radici e rimanere in contatto con il nucleo familiare di origine: “Ogni genitore ha il diritto e il dovere di preservare il legame affettivo con il proprio figlio, ma spesso questo non accade, soprattutto in casi di separazione dove padri e madri, ma anche nonni sono vittime del sistema. Sono moltissimi i casi in cui un genitore perde le tracce del proprio figlio perché l’altro coniuge lo ha portato con sé nel Paese di origine o ha deciso di cambiare città. In Italia questo sarebbe un reato perseguibile penalmente ma purtroppo con i nuovi decreti e a causa dei tempi per avviare i procedimenti internazionali che si rivelano molto lunghi e inefficaci, le relazioni familiari diventano sempre più difficili da recuperare”.
Massimiliano Gobbi